un integrativo con troppe condizioni - per cui il
trionfalismo confederale non garantisce nulla.
Slai Cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale
Skf, accordo sull'integrativo: aumento di 350 euro,
congedo alle coppie di fatto.
Il gruppo occupa tremila dipendenti. L'incremento
legato agli indici di qualità, redditività e produzione. Incrementi salariali
medi di 350 euro all'anno, legati agli indici di qualità, redditività e
produttività aziendale. E' quanto prevede l'ipotesi di accordo raggiunta per
l'integrativo aziendale nel gruppo Skf, che occupa 3 mila dipendenti in 5
stabilimenti in tutto il paese, di cui oltre 2 mila in provincia di Torino.
L'ipotesi d'accordo - spiega la Fiom torinese - prevede vari miglioramenti a
livello normativo come quelli per facilitare il passaggio a livelli superiori
ai dipendenti, corsi di lingua inglese, cessione solidale di ferie per colleghi
in difficoltàfamiliare, prestiti aziendali e possibilità di anticipo tfr senza
casuali, congedi per le coppie di fatto. Nei prossimi giorni si svolgeranno le
assemblee e i lavoratori biteranno sull'accordo.
"E' stata siglata un'importante intesa -
commentano Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom e Edi Lazzi,
responsabile della Lega di Collegno della Fiom - in uno dei gruppi
multinazionali più grandi presenti in Italia. Questo dimostra che è possibile
fare accordi che prevedano miglioramenti per i lavoratori senza ridurre i
diritti, e che lo si può fare unitariamente tra tutte le organizzazioni
sindacali. Con questo accordo si ricuce lo strappo di quello separato non
firmato dalla Fiom tre anni fa che prevedeva la variabilità, a livello
aziendale, degli aumenti del contratto nazionale".
"Con un grosso sforzo da parte di tutti gli
attori - commenta Dario Basso, segretario torinese del Uil e coordinatore
nazionale Skf - siamo riusciti a ricondurre le relazioni sindacali in un alveo
di concertazione e collaborazione reciproca, che ci ha permesso di elevare in
maniera tangibile il grado di tutela dei lavoratori con importanti
riconoscimenti normativi ed economici. Questa strategia deve essere
assolutamente perseguita nel tempo, senza più rotture o posizionamenti
ideologici che non portino benefici ai lavoratori".
"Alla Skf abbiamo sviluppato un sistema di relazioni
sindacali altamente partecipativo e i cui risultati si vedono nell'accordo
siglato stanotte". Lo sottolinea il segretario della Fim di Torino,
Claudio Chiarle. "Andremo con il nuovo accordo a rivisitare tutto il
sistema dell'inquadramento professionale per gli operai e gli impiegati,
abbiamo migliorato il welfare aziendale e soprattutto in una situazione
generale di crisi economica abbiamo puntato decisamente su quote di salario
legato a obiettivi di redditività in Skf Italia (200 euro all'anno), produttività
(con 30 euro aggiuntivi), redditività dei singoli stabilimenti (40 euro) e
soprattutto sulla Qualità (130 euro). Complessivamente, a regime, ci può
essere, se tutti gli obiettivi saranno raggiunti, ulteriori 400 euro all'anno
di incremento oltre a quanto già previsto dal vecchio Premio di
Risultato". "E' un eccellente accordo, raggiunto unitariamente, che
ha visto prevalere le ragioni di chi fa sindacato con ragionevolezza senza
tentativi velleitari", conclude Chiarle.
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