Bologna. I pompieri si
ribellano ad essere usati per gli sfratti
USB VV.F.
Consiglio Nazionale
Bologna –
venerdì, 30 gennaio 2015
Ancora una volta i Pompieri in prima fila
a buttare giù porte e muri per permettere alla polizia di sgomberare una
stabile, più che vigili del fuoco, siamo degli ARIETI!! è avvenuto alcuni
giorni fa a Bologna, uno spiegamento di polizia in tenuta anti sommossa, aveva
circondato uno stabile occupato da alcuni ragazzi, per riuscire ad entrare c’è
voluto “l’indispensabile” aiuto dei Vigili del Fuoco, che armati di mazza,
hanno buttato giù una parete, per fortuna gli occupanti non hanno fatto alcuna
resistenza, in caso contrario, i primi bersagli saremmo stati noi! Per quanto
ancora dovremmo subire questo ruolo di manovali e scudi della polizia, fino a
quando qualcuno di noi non ci lascerà la pelle? Fino a quando qualche
squilibrato reagirà in modo inconsulto? Oppure se nel crollo del muro e
nell’abbattimento di una porta si ferisse un occupante, chi ne risponde?
Iniziamo a porcele queste domande, dopo sarà troppo tardi, nessuno ci tutela.
Non certo i nostri dirigenti che evidentemente vanno, quando ci vanno, ai tavoli
sulla sicurezza e l’ordine pubblico senza di fatto definire bene i nostri
compiti e la nostra attività, lasciandoci alla mercé di qualche funzionario di
polizia, non certo dei nostri, che spesso si fanno di nebbia. Infatti anche in
questo caso, il funzionario
di guardia era presente nella prima fase delle operazioni di sgombero, ma
assente nelle fasi più cruciali, quando si è proceduto all’abbattimento del
muro, quindi nel momento di massimo pericolo e di massima responsabilità. Queste operazione di polizia sono fuori dalle competenze del
Corpo Nazionale, non sussistono i presupposti del soccorso tecnico urgente e
non rientrano nei compiti di prevenzione o vigilanza. Ci si riferisce a non
ben specificate competenze nell’ordine pubblico, la solita nebulosa
legislativa, che pone i vigili del fuoco nell’ambito di una generica assistenza
tecnica. Buttare giù porte o muri o tagliare inferriate, non è assistenza
tecnica, è prendere parte attiva ad operazioni di ordine pubblico. Si
continuano a sottovalutare le nostre funzioni ed ad esaltarne altre, che nulla
hanno a che fare con il soccorso, si sconfina su ambiti non nostri, esponendoci
a rischi fisici e legali. Brandire una mazza per abbattere un muro non richiede
particolare formazione, lo può fare chiunque, ci chiediamo quale è la
difficoltà di un poliziotto, se riesce bene a brandire un manganello, siamo
certi che non troverà particolare difficoltà con una mazza, il movimento è
simile. I poliziotti sono 130mila, noi 30mila, vogliamo porci il problema! Mentre
noi abbattevamo muri per permettere lo sgombero di uno stabile, dove ripetiamo,
non sussisteva alcun pericolo, la città di Bologna, il centro storico, non
aveva la copertura del distaccamento cittadino, se c’era un incendio in centro
città, i cittadini bolognesi dovevano attendere l’arrivo di una partenza da un
altro distaccamento, con conseguenze anche gravi. Basta rompere vetrate,
sfondare muri, la polizia si doti di strumenti idonei (mazza e cesoie) noi
siamo professionisti del soccorso, se qualcuno crede che fare questi servizi ci
porti maggiore professionalità o visibilità, è fuori strada, questi interventi
ci espongono solo a probabili ritorsioni, ci mettono in pericolo nelle attività
di tutti i giorni, ci pongono al centro di un conflitto sociale che vedrà i
Vigili del Fuoco obbiettivo facile per gruppi di violenti.
Che bello! era fare il Pompiere,spegnere incendi
e salvare gente
Mi han tolto la manichetta e mi han dato la “beretta”
ora sono con il celerino, che mi vuol sempre vicino.
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