lunedì 2 febbraio 2015

2 febbraio: I lavoratori della Scala/Milano contro l'attacco al 1° Maggio, contro governo-comune-regione- Camusso



Turandot del Primo maggio alla Scala, consegnate adesioni lavoro: il responso lunedì
I vertici del teatro sono a Parigi e quindi bisognerà aspettare ancora qualche giorno per la decisione finale: lo spettacolo andrà in scena il 29, il 30 aprile o l'1 maggio? Di certo non il 2 perché in cartellone c'è il concerto dei Berliner Philharmoniker
Milano, 31 gennaio 2015 - E' prevista per lunedì prossimo la decisione se il primo maggio, giorno di inaugurazione dell'Expo, la Scala resterà aperta e metterà in scena la Turandot diretta da Riccardo Chailly. Entro oggi i dipendenti sono chiamati a riconsegnare alla direzione la disponibilità firmata a lavorare nel giorno della festa del lavoro. Ma i vertici del teatro si trovano a Parigi, dove è in tournée il corpo di ballo con Giselle e quindi per il responso si dovrà aspettare l'inizio della prossima settimana. Gli exit poll sono contrastanti: c'è chi scommette che siano arrivate più risposte positive del previsto, e che la serie di appelli a lavorare, fatti anche dal sindaco Giuliano Pisapia e dalla segretaria Cgil Susanna Camusso, siano serviti. C'è chi, invece, crede che ci siano poche adesioni. "Radio Scala per ora non batte nessun tamburo" qualcuno sintetizza. La questione va avanti ormai da mesi. Cisl, Fials e Uil hanno dato la disponibilità a lavorare, non la Cgil scaligera perché considera la festa del lavoro (come ha sancito la Cassazione) un diritto indisponibile dei singoli lavoratori. E quindi i 13 delegati non lavoreranno e parteciperanno alla manifestazione del 1 maggio, mentre ogni altro iscritto decide per sé. Il sindacato di Susanna Camusso ha molti aderenti soprattutto fra i tecnici e i macchinisti ed è questo il settore chiave per capire se si alzerà il sipario. Non si tratta di una battaglia per avere più soldi, oltre a quelli già offerti dal teatro (incrementi che vanno dal 100 al 140%), ma per difendere un diritto. "Non stiamo giocando al rialzo - ha spiegato Giuseppe Formentini della Cgil - Non abbiamo chiesto una lira, semmai siamo preoccupati per il teatro, per il suo assetto futuro e per l'occupazione". O Turandot andrà in scena il primo maggio, oppure la prima sarà anticipata (forse il 29 o il 30 aprile). Di certo il debutto non potrà essere il 2 maggio, dato che in cartellone per quella data c'è il concerto dei Berliner Philharmoniker diretti di Simon Rattle.

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