da Operai Contro,
il comune di Melfi ha varato una serie di agevolazioni
per i nuovi assunti alla Fiat di Melfi ( ora gruppo Fca ), che vorranno
insediarsi e prendere la residenza a Melfi. Evidentemente l'amministrazione
comunale di Melfi, ha valutato che 300 assunti in Fiat (seppur interinali) se
un pò agevolati potrebbero costituire un affare immobiliare, ed anche
rinvigorire un po' l'economia spicciola. Al tempo stesso non si correrebbe il
rischio di una fioritura di baracche sul territorio comunale, come avvenne a
Torino negli anni '50 e '60, quando i numeri delle assunzioni e i tempi erano
diversi. Le agevolazioni che "Il Sole 24 ore", definisce "ponti
d'oro ai nuovi assunti", sono state approvate e pubblicate in due bandi di
concorso, prima che il sindaco di Melfi finisse agli arresti domiciliari per
un'inchiesta sugli appalti pubblici. Che ci sia una relazione con i "ponti
d'oro"? Sarà l'inchiesta della
magistratura a dirlo. Per ora a Melfi, come ricordava Operai Contro settimana
l'altra, la situazione è la seguente. Dal primo gennaio 2015 e per tutto il
mese, gli operai sono costretti a lavorare anche durante la mezzora retribuita
di mensa. Sempre dal gennaio 2015, la paga base di un operaio Fiat di 3°
livello, è più bassa di un qualsiasi
operaio metalmeccanico che non abbia il contratto Fiat. Dal 1° febbraio 2015
riparte a pieni giri la mungitura degli operai su 18 turni di lavoro. Sperando
che queste condizioni, sottoscritte da Fim-Cisl e Fismic con Marchionne, non
facciano da apripista per le altre fabbriche del gruppo Fiat. In attesa di
"ponti d'oro" gli operai Fiat hanno finora avuto: una drastica
perdita di salario per lunghi periodi di cassa integrazione. Maggior
sfruttamento e meno salario. Invece i veri "ponti d'oro" ancora una
volta li ha avuti la Fiat, con gli accordi firmati da Fim- Cisl e Fismic.
Saluti da un affezionato lettore.
L'articolo del "Sole 24 ore
Imu e Tasi addio, Melfi fa ponti d'oro ai nuovi
assunti del gruppo Fca
Tassazione bassissima, quasi vicino allo zero, per Imu
e Tasi per i proprietari che affitteranno le proprie case ai nuovi lavoratori
assunti da Fca e in arrivo nello stabilimento Sata di San Nicola di Melfi. E se
i nuovi assunti vorranno stabilirsi definitivamente a Melfi, cambiando
residenza, ci saranno contributi sugli oneri Tari (ex-Tarsu, rifiuti) per 3
anni. Sono le misure annunciate dal comune di Melfi per incentivare i futuri
operai dello stabilimento lucano a trasferirsi definitivamente e diventare
contribuenti a tutti gli effetti alla fine del triennio. Per poter usufruire di
queste misure è stato pubblicato un avviso esplorativo - che scadrà il prossimo
16 aprile - per raccogliere le manifestazioni di interesse di lavoratori non
melfitani a trasferire la loro residenza a Melfi per motivi di lavoro. Nell'istanza
occorre dichiarare che, alla data del 31 ottobre scorso, nessun componente del
proprio nucleo famigliare fosse residente, domiciliato o dimorante presso il
comune di Melfi e di svolgere attività lavorativa(a tempo indeterminato di
lavoro subordinato o lavoro autonomo) in unità produttiva stabilmente insediata
in quel comune. Redatta la graduatoria - che terrà conto della composizione del
nucleo familiare e della dichiarazione Isee non superiore a 35mila - si potrà
fare richiesta, entro il prossimo 30 novembre, di ammissione ai benefici
corredata da modello Isee, contratto di lavoro subordinato e contratto di
locazione. Il beneficio è un contributo a rimborso delle spese - sostenute dal
46° giorno successivo alla richiesta di residenza e per i successivi 3 anni -
per i pagamenti dei tributi comunali o per aver fruito di altri servizi (asilo
nido, servizio mensa scolastica, trasporto scolastico, corsi di nuoto nella
piscina comunale, abbonamento trasporto urbano, pagamento Tari, pagamento Imu e
Tasi nonché consumo di energia elettrica, nell'abitazione, nella misura del 50%
dell'importo). Il tutto fino ad un massimo di 250 euro mensili per coloro che
si trasferiranno nel centro storico e di 150 nella restante parte del
territorio comunale. Il comune ha pubblicato anche un altro bando -decorrenza
1° marzo 2015, scadenza 2 aprile 2015 - per favorire l'insediamento di
microimprese e piccole imprese nel territorio melfitano. L'agevolazione è
prevista nella misura massima del 60% dei costi ritenuti ammissibili sul
progetto di investimento e comunque entro il limite massimo di 50.000 euro.
Spese ammissibili sono l'acquisizione di beni d'investimento (impianti,
attrezzature, macchinari, arredi),i lavori di adeguamento dell'immobile da destinare
esclusivamente all'attività, i canoni di locazione,etc.
Ironia della sorte i due bandi sono stati pubblicati
quasi contemporaneamente all'arresto, avvenuto il 19 gennaio scorso, del
sindaco di Melfi, Livio Valvano, coinvolto in un'inchiesta su appalti pubblici
pilotati e tuttora ai domiciliari. Ma è solo una coincidenza temporale, senza
conseguenze sulla loro operatività.
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