[Pomigliano] ieri otto ore di sciopero alla FIAT:
lavorare meno, lavorare tutti?
Scritto da Clash City Workers
Mancano pochi giorni alle elezioni dei rappresentanti
aziendali (Rsa) alla FIAT di Pomigliano d'Arco (NA) e il fronte sindacale è in
pieno fermento. Ma lo scontro non riguarda solo questo voto e il tentativo di
esclusione della Fiom in quanto organizzazione non firmataria del CCSL
(Contratto Collettivo Specifico di Lavoro), ma la distribuzione del carico
aggiuntivo di lavoro in fabbrica.
L'aumento di richieste delle FIAT Panda da consegnare
entro la fine del mese ha portato i vertici aziendali a chiedere ai lavoratori
di fare straordinario per prossimi i tre sabati di febbraio (oggi, 21 e 28). La
Fiom vede questa richiesta dell'azienda come un tentativo di mettere in atto,
per l'ennesima volta, il principio del divide et impera, di mettere i
lavoratori gli uni contro gli altri: ci sono ancora 2000 lavoratori in CdS
(Contratto di Solidarietà), questa l'obiezione della Fiom, perché non si istituisce
un terzo turno - da attivarlo quando l'impennata di richieste lo rende
necessario - nel quale impiegare questi lavoratori piuttosto che promuovere il
sabato di straordinario? Con questa rivendicazione la Fiom ha deciso di indire
uno sciopero di otto ore per oggi, primo dei tre "sabati
straordinari".
Gli altri sindacati sono su tutt'altra linea: per
Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania, la proposta della
Fiom è "orientata al passato": "Mi sembra un comportamento senza
senso, è come se volessimo avvelenare i pozzi d'acqua nel deserto".
Michele De Palma, coordinatore Auto della Fiom, ribatte che quella sollevata
dalla sua organizzazione: "Non è una questione politica né ideologica, ma
di merito contrattuale. C'è una salita produttiva che richiede la produzione di
più auto, anzichè chiedere straordinario per tre sabati consecutivi a
lavoratori che hanno già ritmi sostenuti durante la settimana, noi abbiamo
proposto un nuovo turno che chiami più persone al lavoro e consenta di
rispondere più celermente alla domanda di mercato".
"Quel poco abbiamo, che siamo, se condiviso,
diventa ricchezza'', recita il volantino della Fiom, riprendendo le parole del
Papa, più laicamente potremmo dire che è necessario fare di tutto perché il
fronte dei lavoratori non venga spezzato e che ogni dispositivo per metterli
gli uni contro gli altri - i cassintegrati contro quelli ancora in servizio, i
"garantiti" contro i precari, i giovani contro i vecchi - va
disattivato: perché far lavorare solo alcuni se si può lavorare meno e tutti?
(Meglio ancora se a parità di salario, ma questa è un'altra storia e un'altra
lotta..)FIAT
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