Danneggia con la fionda le
auto
degli immigrati: «Rubano il lavoro»
degli immigrati: «Rubano il lavoro»
La giustificazione del 53enne disoccupato: «Volevo
punire gli extracomunitari che frequentano un negozio etnico qui sotto casa
mia»
di Enrico Venni
«Siete italiani al 100%? Allora vi faccio entrare».
Con questa domanda F. A., 53anni, disoccupato, ha risposto alla richiesta dei
carabinieri di aprire la porta della sua abitazione dalla quale, fino a qualche
minuto prima, aveva lanciato con una fionda delle biglie metalliche e danneggiato
le auto parcheggiate in via Garibaldi a Mortara. «Sono disoccupato da sette
anni fa e non ne ho più trovato un posto perché in Italia si dà lavoro
solamente gli stranieri e non ai “veri italiani” come me», ha dichiarato ai
carabinieri il 53enne lomellino. «Perciò volevo punire gli extracomunitari che
frequentano un negozio etnico qui sotto casa mia», ha aggiunto. A quel punto i
militari dell’Arma hanno capito i motivi che l’avevano portato, armato di una
potente fionda metallica, a danneggiare, con lanci dal secondo piano
dell’appartamento nel quale vive, finestrini e carrozzerie delle auto
parcheggiate in strada. È stato interrotto solamente dall’intervento dei
carabinieri chiamati da alcuni passanti e automobilisti che avevano visto
andare in frantumi i vetri dei propri mezzi. F.A., 53enne disoccupato, è stato
sorpreso ancora in azione mentre colpiva con le biglie metalliche e rompeva il
vetro posteriore di un’autovettura e il tettuccio di un’altra utilitaria. Quando
si è visto scoperto ha tentato di liberarsi della fionda gettandola alla
finestra, ma i carabinieri l’hanno prontamente recuperata. All’interno del suo
appartamento sono state recuperate 200 sfere metalliche, dello stesso tipo di
quelle appena usate nei suoi lanci, ma anche un arco con frecce ed una carabina
ad aria compressa. Al termine dei controlli F.A. è stato denunciato, in stato
di libertà, per danneggiamento aggravato per finalità di discriminazione
razziale.
12 febbraio
2015 | 11:17
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