L'azienda vuole tranquillizzare sui cambiamenti che vuole fare nelle ditte dell'appalto - vedi stralci della dichiarazione stampa sotto riportati - ma non c'è affatto da star tranquilli su due questioni:
1) comunque AM prevede che vi siano tagli di lavoratori; e quanto sarebbe l'"impatto minimo sui singoli individui", 10/100/1000? A questo si uniscono i licenziamenti fatti dalle ditte che vanno via a fronte del taglio del costo degli appalti operato da AM;
2) il fatto che "più del 70% dei dipendenti stiano col CCNL multiservizi" non è affatto un bene, ed è irregolare, visto che tutti i lavoratori operano in una grande azienda siderurgica, in cui il CCNL metalmeccanico deve essere applicato a tutti, aumentando di conseguenzain primis il salario.
Lo Slai cobas sostiene le lotte e gli scioperi dei lavoratori, e pone:
primo, che nessun lavoratore deve essere licenziato o subiure peggioramenti nella sua condizione lavorativa;
secondo, che tutti i lavoratori degli appalti devono essere inquadrati in un unico contratto, metalmeccanico;
terzo, che ogni passaggio di appalto deve garantire comunque la clausola sociale che garantisca a tutti la continuità lavorativa.
“ArcelorMittal sottolinea che, in qualità di nuovo operatore dello stabilimento di Taranto, ha intrapreso negli ultimi mesi una revisione delle proprie esigenze contrattuali, come prassi comune in tutti i siti di ArcelorMittal. Questa revisione si è concentrata sui contratti scaduti e, di conseguenza, sono stati rinnovati alcuni contratti con i fornitori. In ogni caso, cerchiamo di far sì che questa revisione abbia un impatto minimo sui singoli individui.
Nel caso in cui sia stato nominato un nuovo fornitore, il trasferimento dei dipendenti dal precedente al nuovo fornitore avverrà in relazione al rispettivo contratto collettivo di lavoro (CCLN). Ad esempio, i dipendenti dei multiservizi, che rappresentano più del 70% dei dipendenti che lavorano per i fornitori di ArcelorMittal Taranto nel settore delle pulizie industriali e domestiche, saranno trasferiti automaticamente.
Per quanto riguarda Alliance Green Services: non si tratta di una società controllata da ArcelorMittal, ma di una joint venture non controllata dal Gruppo che ha assunto e assumerà solo una piccola percentuale dei lavori in outsourcing attualmente in corso a Taranto e parteciperà alle gare in modo autonomo e trasparente, avendo come riferimento i prezzi applicati in altri siti europei. Alliance Green Services è una società che si avvale di dipendenti locali e ha sede a Taranto..."
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