Ravenna
Il giorno 20 presidio davanti all'ingresso Marcegaglia con Slai Cobas sc una decina di operai dell'appalto SGB, assenti altri sindacati di base. Striscione lavoratori appalto "No alla guerra e all'economia di guerra, -spese militari +salario+diritti".
Dopo il presidio delegazione da ravenna alla manifestazione di Bologna . 500 lavoratori dei sindacati di base , studenti fgc/cambiare rotta, gruppi politici sostenitori,...lavoratori presenti erano della logistica con il Si Cobas, un centinaio, operai dell'appalto Marcegaglia di Ravenna,lavoratori pubblico impiego, precari.
"la nostra lotta è all'inizio, siamo riusciti ad eliminare le
differenze tra di noi, noi siamo la maggioranza di
questo paese che non vuole la guerra, sciopero
generale nazionale è l'unica arma che abbiamo ";
senuncia dei sindacati confederali che non sono stati
capaci di organizzare uno sciopero generale, solo 1 ora
a Modena, fanno accordi per estendere la precarietà,
non fanno niente per la sicurezza. Mentre si
manifestava a Bologna c'è stato un grave
attacco padronale di rappresaglia da parte della ditta
dell'appalto Europa System per conto della
Marcegaglia. SGB denuncia in un comunicato
“Oggi pomeriggio, mentre era in corso lo sciopero
generale contro la guerra, contro un’economia di
guerra pagata dai lavoratori, mentre molti di noi
partecipavano alla manifestazione di tutti i sindacati di
base a Bologna, al presidio difronte alla Marcegaglia,
autorizzato dalla Questura, i nostri delegati che
invitavano i lavoratori allo sciopero sono stati
minacciati di licenziamento dal responsabile di Europa
System.
La minaccia per
tutti gli scioperanti è stata il blocco dei
badge e l’espulsione dallo stabilimento perché “non
graditi” dalla Marcegaglia (che ne avrebbe richiesto i
nominativi).
A Europa System ricordiamo
che oggi, 20 maggio, non
è solo una giornata di mobilitazione dei lavoratori
contro la guerra, è anche la data in cui 52 anni fa
diventava legge lo Statuto dei Lavoratori.
Quello Statuto dei
Lavoratori, conquistato con la lotta
operaia, che ha ribadito la tutela già costituzionale
all’esercizio del diritto di sciopero; che all’articolo 15
dichiara nullo ogni licenziamento per chi sciopera,
punisce, fino all’arresto, chi discrimina i lavoratori sulla
base della sua adesione al sindacato.
Chi tocca uno, tocca
tutti!”
info a a cura dello Slai Cobas sc Ravenna
Firenze
Circa 500 hanno partecipato alla giornata di lotta
contro la guerra del 20 maggio.
Lo spezzone più numeroso era quello degli operai
organizzati dal collettivo di fabbrica..unica realtà
operaia presente,
poi Assemblea Fiorentina contro la guerra, NOBASE
Pisa, lavoratori sindacati promotori, Coordinamento
Autoconvocati , gruppi politici sostenitori dello sciopero
I comitati contro la guerra hanno ribadito la posizione
anti-Putin e anti-NATO e presentato la giornata del 2
giugno a Coltano come prossimo appuntamento
importante con ruolo attivo degli operai GKN con
Carovana regionale che dalla fabbrica raggiungerà la
manifestazione .
I rappresentanti dei sindacati di base hanno detto che
lo sciopero generale di oggi non è ancora quello che
serve ma una primo passo giusto, importante e
necessario.
buona diffusione dell'editoriale in diverse copie e del
giornale proletari comunisti dedicato essenzialmente
alla guerra imperialista in Ucraina
info a cura compagno di 'proletari comunisti'
Nessun commento:
Posta un commento