Aperta dalla Bandiera della Brigata Garibaldi che fu alla testa dell’insurrezione antifascista di Firenze nel 1944, la manifestazione della GKN ieri ha visto la partecipazione di migliaia e migliaia di persone. Una manifestazione vivace combattiva militante , con una grande partecipazioni di giovani. Dopo i lavoratori della GKN, che con lo striscione “Insorgiamo” erano alla testa del corteo al ritmo dei loro tamburi di lotta, seguivano delegazioni di movimenti e realtà di lotta. I portuali del CALP di Genova, gli ambientalisti di FFF, i comitati antifascisti, i sindacati di base. Poi la presenza della CGIL, inferiore a quella delle precedenti mobilitazione e le organizzazioni anticapitaliste e antagoniste,
Il corteo ha percorso chilometri per giungere alla Fortezza da Basso, nei pressi della quale ha dovuto fronteggiare uno provocatorio schieramento di polizia e carabinieri in assetto antisommossa con i manganelli in mano. È la prima volta che accade ad una manifestazione GKN, e questo è un eco di come il governo intenda affrontare la vertenza. Visto che il ministro Urso, a Firenze il giorno precedente la manifestazione, ha solo saputo intimare agli operai di “liberare “ la fabbrica. Questo mentre i giudici hanno appena riconosciuto il diritto al salario e tutte le buone ragioni dei lavoratori di fronte a Borgomeo, che presentatosi come salvatore si è mostrato come liquidatore per conto della multinazionale.
La manifestazione si è conclusa con gli interventi di organizzazioni sociali e di lotta e con l’intervento finale di Dario Salvetti del collettivo GKN che ha affermato che la lotta continuerà e che i lavoratori mai si piegheranno ai giochi della multinazionale, dei suoi prestanome e dei complici istituzionali della chiusura. Nel corso del corteo è stata letta l’ultima lettera di Alfredo Cospito .
La lotta della GKN va avanti.
Il comunicato del Collettivo di fabbrica GKN
Noi dichiariamo ufficialmente cominciata la controffensiva.No, l'assedio non è rotto ma vacilla. E' un urlo rabbioso, dignità allo stato puro. E' il terzo corteo in venti mesi, il più difficile, perché preparato mentre siamo in assedio. Non abbiamo più tempo perché ogni giorno loro puntano a determinare il licenziamento di qualcuno di noi. I solidali, insieme ai nostri "berva", hanno volantinato in 8 giorni senza sosta, c'è chi nel frattempo ha tagliato prati, saldato telai di bici, preparato il festival per la letteratura, cucinato, andato ad Enotika, sistemato la foresteria in fabbrica, portato l'Insorgiamo tour in Europa, in Germania e a Marsiglia. preparato materiali grafici, studiato come fare la cooperativa, predisposto il crowdfunding, predisposto il merchandising ecc. ecc. E' una macchina da guerra gioiosa, stanca, affannata, solidale, volontaria, disinteressata. Un piccolo "vulgar display of working class power". Firenze c'era, in strada o lungo la via, a salutare dalle finestre. Ed è stata composta anche quando il nostro corteo ha mandato in tilt il traffico della città. L'assedio non è ancora rotto ma perde ogni giorno di più le sue certezze. Ora però, una spallata dopo l'altra, non abbiamo tempo da perdere. Noi dichiariamo ufficialmente cominciata la controffensiva e la rottura dell'accerchiamento:
- 31-2 aprile, il primo festival internazionale della letteratura working class che sarà un puro distillato esempio di cultura della lotta e di lotta della cultura https://fb.me/e/HUBthaCr
- sostenete il crowdfunding per la reindustrializzazione dal basso. L'obiettivo è assolutamente raggiungibile ma va surclassato.
https://www.produzionidalbasso.com/project/gkn-for-future/
- per info e iscrivervi ai gruppi info gkn
https://linktr.ee/collettivodifabbrica
Nessun commento:
Posta un commento