da Clash
City Workers
La lotta dei
lavoratori dell’igiene ambientale non si arresta, continua a contrastare
l’arroganza di associazioni datoriali, OO.SS. e la loro intenzione di imporre
un contratto bocciato nei luoghi di lavoro.
Un
contratto peggiorativo, inserito all’interno di un percorso politico che spinge
per la privatizzazione del servizio pubblico e mira a rendere più appetibile le
aziende e i loro lavoratori ai grandi gruppi industriali; a seguire il
comunicato che lancia lo sciopero del 12 dicembre, giornata di mobilitazione e
di lotta.
Il Coordinamento Nazionale dei Comitati per il NO agli accordi bidone del
10-12 luglio sul rinnovo dei CCNL dell’Igiene Ambientale, si è riunito il
13-11-2016 confermando la volontà di proseguire la battaglia per
contrastare l’arroganza delle associazioni datoriali che, con la complicità
delle Segreterie Confederali vorrebbero imporre a 90.000 lavoratori un
contratto nazionale nettamente peggiorativo rispetto a quello in vigore.
Aumento dell’orario di lavoro da 36 a 38 ore/settimana a parità di paga;
aumenti salariali ridicoli (a fronte di 1,4 miliardi di utili realizzati nel
2015 nel settore) destinati per il 30% agli Enti Bilaterali (co-gestiti dalle
stesse burocrazie firmatarie dell’accordo bidone); dequalificazione del
personale con introduzione di nuovi livelli di inquadramento pesantemente
penalizzanti sul terreno del salario; attacco al diritto di malattia, di
sciopero e dell’art.18…
Queste le principali e inaccettabili misure introdotte dalla contrattazione
di luglio che hanno determinato una vasta opposizione dei lavoratori in tutte
le principali città d’Italia. Un’opposizione ovviamente, occultata e calpestata
dai burocrati che hanno deciso di firmare ugualmente il CCNL proclamando
pubblicamente un inesistente trionfo del SI, dopo aver fatto di tutto affinché
le assemblee non si svolgessero e rifiutandosi di fornire la necessaria
certificazione azienda per azienda dei risultati delle votazioni.
Non possiamo accettare un rinnovo quando c’è il sospetto che il
risultato delle “consultazioni certificate” sia stato manipolato ad arte dalle
segreterie confederali!!! In aperta opposizione ai piani aziendali e
all’aperto collaborazionismo dei sindacati firmatari, promuoviamo quindi una
piattaforma contrattuale alternativa basata sugli interessi reali dell’intera
categoria: aumenti salariali reali e svincolati dal pizzo preteso dagli
Enti Bilaterali, salvaguardia delle garanzie occupazionali e dei diritti
inalienabili di sciopero e di malattia, rifiuto delle logiche dequalificanti e
penalizzanti sul salario, contratto unico per tutti i lavoratori/trici del
settore. Ma soprattutto facciamo appello a tutti i lavoratori/trici che si sono
opposti a partecipare ad una prima
GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE E DI
LOTTA
IL 12 DICEMBRE 2016
L’iniziativa si articolerà territorialmente sulla base
delle decisioni dei comitati territoriali e aziendali, puntando
apertamente a costruire scioperi incisivi che potranno godere della più
completa copertura sindacale (in
relazione ai vincoli dettati dalla legge 146/90), grazie all’impegno concreto
messo in campo dai sindacati conflittuali che hanno deciso di appoggiare
la nostra mobilitazione.
Facciamo infine appello a tutti gli organismi di lotta affinché diano
sostegno ad una mobilitazione i cui obiettivi specifici di categoria si
inseriscono oggettivamente in una battaglia contro politiche governative (come
il decreto Madia) che continuano a favorire la privatizzazione dei servizi
pubblici, e che, riducendo il costo della forza lavoro e precarizzando i
contratti (vedi legge Fornero e Jobs Act), puntano a rendere più appetibili le
aziende e i loro lavoratori ai grandi gruppi industriali.
Coordinamento Nazionale per il NO al nuovo CCNL Igiene Ambientale
Nessun commento:
Posta un commento