giovedì 7 novembre 2019

Il ricatto ArcelorMittal viene allo scoperto: esuberi e mano libera nello sfruttamento e nella sicurezza sul lavoro per affermare la logica del profitto, nella crisi mondiale dell'acciaio

Incontro farsa con il Governo. Mittal alza il tiro del ricatto e chiede migliaia di esuberi e li vuole dietro lo Scudo - La Fim di Bentivogli è pronta a darglieli dietro la scusa di dargli lo 'scudo' allargando l'allarme e le preoccupazione dei lavoratori, per farli sudditi al servizio dei diktat di padron Mittal.
I lavoratori non possono che rispondere con la lotta generale e rilanciare con forza:
nessun esubero - piano per rientro dei cassintegrati in CIGS - salvaguardia di lavoro, salari e
diritti nelle ditte dell'appalto
Sul fronte salute e sicurezza invece si può e si deve fare di più: emergenza bonifiche ed emergenza sanitaria - nuovi fondi dello Stato a sostegno - torniamo agli 8 miliardi necessari indicati nel 2012  dall'inchiesta Todisco.
L'ambientalismo piccolo borghese e antioperaio che vuole la chiusura e non la lotta per il lavoro, la sicurezza, la salute, la guerra all'inquinamento in fabbrica e in città è un alleato oggettivo dei piani del padrone per costringere gli operai assediati e ricattati alla resa.

SI allo sciopero generale 8 novembre - SI alla lotta prolungata a Taranto e a Roma - SI allo sciopero generale nazionale di tutti i metalmeccanici - per gli obiettivi operai

Slai cobas per il sindacato di classe Taranto
via Livio Andronico 47 Taranto
slaicobasta@gmail.com
347-5301704
blog tarantocontro.blogspot.it

6 novembre 2018

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