lunedì 21 dicembre 2020

21 dicembre- 18/19 DICEMBRE L’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI COMBATTIVI IN PIAZZA A BRESCIA, NELLA DUE GIORNI DI MOBILITAZIONE NAZIONALE VERSO LO SCIOPERO DEL 29 GENNAIO.

VENERDÌ PRESIDIO ALLA PREFETTURA, SABATO PARTECIPAZIONE ALL’INIZIATIVA PER UNA SANITÀ PUBBLICA LAICA E GRATUITA IN PIAZZA VITTORIA DELLA RETE 'NON STA ANDANDO TUTTO BENE'.





Emblematicamente davanti alla Prefettura, venerdì pomeriggio i lavoratori principalmente della logistica in sciopero per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, hanno unito le singole lotte, per dare forza e prospettiva alle battaglie in corso, per rendere evidente e più efficacie la denuncia verso le istituzioni di questo Stato, che mai risolvono a favore dei lavoratori un problema.

Contro la repressione che colpisce le lotte, con le molte denunce e ora i processi

che hanno raggiunto a Brescia i lavoratori della logistica del SiCobas, con sentenze come quella recente di condanna per un compagno ritenuto colpevole per aver definito un negriero ‘arrogante padroncino con una cultura razzista da letamaio’. Con l’attività istituzionale schierata a difesa degli interessi dei padroni come quella della Prefettura di Brescia nella vertenza dei lavoratori del magazzino di Chiari, che con lo Slai Cobas sc rivendicano il posto di lavoro anche se cambiano i committenti.

Forte la denuncia degli operai della Aico/Ravelli di Palazzolo, una storica fabbrica di stufe, ormai delocalizzata in Polonia grazie al ruolo consapevolmente complice della Fiom, che in quattro anni ha seguito ogni passaggio di dismissione pezzo a pezzo della fabbrica, con accordi sindacali e ‘tenendo buoni gli operai’.

Nella piazza è arrivato anche il vento dei contadini in India in lotta contro il governo Modi, con la solidarietà manifestata da un gruppo di lavoratori.

Una giornata di mobilitazione contro la politica criminale di Confindustria, governo Conte e Regione Lombardia, da raccogliere e sviluppare verso lo sciopero generale nazionale del 29 gennaio,

...contro padroni e governo, occorre ribellarsi, andare oltre le singole vertenze, organizzare una mobilitazione generale vera dalle fabbriche, da tutti i posti di lavoro, unire le lotte, coinvolgere le masse popolari, gli studenti, i disoccupati, aggregare forze per lo scontro di classe necessario, per difendere lavoro salario salute sanità scuola sicurezza e vita. Con aumenti veri, riduzione dell’orario a parità di salario, per il controllo dei lavoratori sulla sicurezza, per forti assunzioni nella sanità. Per una patrimoniale del 10% su grandi capitali e patrimoni...

 





                   

SABATO POMERIGGIO PIAZZA VITTORIA







 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 

 

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