Da un breve report dei compagni e compagne dello Slai Cobas per il sindacato di classe.
Riportiamo anche gli interventi del lavoratore dell'Istituto Tumori dello Slai Cobas e della lavoratrice delle Poste del Mfpr .
E' stata una buona partecipazione, alcune presenze sono venute su nostra sollecitazione/volantinaggi nei giorni precedenti, scuola, lavoratori della sanità sulla parola d'ordine di assediare la Regione. Proposta che abbiamo già portato al presidio al Pio Albergo Trivulzio, al San Paolo e Regione del 14.
Ieri nell'incontro col delegato del prefetto (che appena ha sentito che vi era un rappresentante della sanità mi ha dato subito la parola) ho posto la questione delle non tutele del personale sanitario, le non assunzioni, le colpe di Fontana e Direttori Generali nella diffusione della pandemia che colpisce sia i lavoratori della sanità che altri lavoratori e la collettività; al sollecito di mandare le segnalazioni ho risposto che gliele manderemo ma che già conoscono quanto successo in questa regione e che la prefettura, in quanto rappresentante diretto del governo ha il dovere di intervenire visto che la regione ha disatteso tutte le normative elaborate. Abbiamo ribadito che la sanità lombarda è al collasso e che come lavoratori non siamo disposti a starcene zitti e farci massacrare senza tutele.
Poi, come abbiamo detto negli interventi al presidio, ora è importante arrivare allo sciopero generale del 29 gennaio per tappe che vedano sia interventi verso altri ospedali e nei quartieri, sia verso la regione.
Nessun commento:
Posta un commento