martedì 29 dicembre 2020

28 dicembre - Aperture e lavoratori contagiati, una denuncia: Alla Rinascente di Torino un terzo dei lavoratori ha contratto il Covid-19

 

«Ci stiamo ammalando in serie. La ressa per lo shopping ha un costo. E lo stiamo pagando noi. Sotto al piano terra, quello dei profumi, c’è la situazione più complicata».

Queste le parole di denuncia dei lavoratori della Rinascente di Torino, costretti al momento a rimanere anonimi per non perdere il posto. In neanche un mese e mezzo, un terzo dei dipendenti si sono ammalati di Covid, quasi tutti del reparto beauty, il reparto profumi e trucchi, dove sono necessarie misure di prevenzione più stringenti per evitare i contagi. Misure che l’azienda non sta mettendo in atto, nonostante sia un suo obbligo di legge. I lavoratori più esposti sono quelli che fanno provare le fragranze ai clienti, questi infatti abbassano le mascherine per annusare campioncini e boccette, così il contagio si diffonde facilmente. Ad ammalarsi il capoarea e una commessa, direttamente alle dipendenze di Rinascente e i lavoratori esterni, assunti dai veri brand per promuovere il proprio marchio: la coppia di Dior, uno di Armani, una di Aesop, una di Dolce & Gabbana, una di Olfattorio. Le misure per salute e sicurezza, messe in atto da Rinascente, non sono minimamente sufficienti e risultano di pura facciata, vista la situazione gravissima dei lavoratori. L’azienda infatti controlla la temperatura all’ingresso e contingenta i clienti perché non superino il numero massimo consentito, poi più nulla viene fatto.

In alcune aree del negozio vi sono evidenti affollamenti, mentre i consumatori abbassano le mascherine per provare trucchi e profumi. L’azienda, vista la particolarità dei prodotti venduti, deve prendere misure di sicurezza specifiche. Tutti i lavoratori devono essere dotati di mascherine ffp2, le uniche che proteggono per il 98% chi le indossa e di visiere protettive. Le mascherine chirurgiche, che proteggono chi le indossa solo per il 20%, sono totalmente insufficienti, data l’impossibilità di mantenere le giuste distanze con la clientela, peraltro senza protezioni. Rinascente deve ridurre l’orario di lavoro dei dipendenti, anche anticipando la chiusura serale, senza toccare il salario. Questo è l’unico sistema per ridurre i carichi insostenibili sui lavoratori e il rischio di contagio da Covid19.

Usb è al fianco di tutti i lavoratori coinvolti, pronta a mettere in atto le azioni di lotta necessarie per tutelare la salute e i diritti. 

Usb Commercio



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