sabato 2 ottobre 2021

2 ottobre - VACCINI E GREEN PASS: SI CONTINUA A CIURLARE NEL MANICO

 

a proposito dell'ultimo testo a firma SI cobas

Si continuano a dire cose non giuste nel campo della "sinistra" o si aggira con denunce (come fa anche il Si.cobas) - scontate e chiaramente giuste - sull'azione generale, e in particolare nella pandemia, dei padroni e del governo contro la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle masse popolari, di attacco e nessun intervento sulla sanità (che ha trasformato la pandemia in strage) ecc,,,, la questione che dovrebbe essere centrale per i sindacati di classe e i movimenti di lotta: non "lisciare", non "difendere" concezioni individualiste tra i lavoratori, che sono veleno contro la necessaria coscienza di classe, contro l'unità dei lavoratori, per lottare contro i piani di sfruttamento, attacco ai salari, alla sicurezza di padroni e governo.

ha mille volte ragione Marco Revelli in una recente intervista di Francesco Floris - in cui dà molto valore all'azione dei cobas e alle lotte nella logistica - quando dice ad un certo punto: "...il lavoratore con coscienza di classe si vaccina e si fa il green pass per rispetto verso i suoi compagni. Il lavoratore non vaccinato è come il crumiro durante gli scioperi: non paga pegno in prima persona e poi si prende l’aumento di stipendio..."

Purtroppo è un paragone azzeccato. Perchè motivato dalla stessa (in)coscienza, difesa della proprio 'io' , dallo stesso menefreghismo della condizione e battaglia collettiva. E come giustamente gli operai in sciopero contrastano i crumiri (anche chi lo fa perchè confuso) e impediscano che possano continuare a nuocere a tutti, così gli operai avanzati, i sindacati di classe devono contrastare il lavoratore che non vuole vaccinarsi, non difenderlo; perchè è quel lavoratore che, coscientemente o incoscientemente, fa opera di divisione tra i propri compagni di lavoro e considera la stragrande maggioranza che si è vaccinata, una massa di pecoroniNon possiamo vedere l'azione di divisione perseguita dai padroni e non vedere quella insidiosa nel nostro fronte.

Nella pandemia, lo abbiamo già scritto, non ci può essere la difesa della scelta individuale che si basi sul rischio collettivo. Tra i lavoratori in particolare non possiamo far passare che la scelta è individuale e la difesa debba essere collettiva; fino ad arrivare ad usare in maniera sbagliata strumentale e  quasi infame anche in questa situazione la parola d'ordine "toccano uno toccano tutti" (che chiaramente riguarda la repressione delle lotte e delle loro avanguardie). Così non si può avallare tra i lavoratori la posizione sindacale: "tamponi gratuiti" (che aggira il problema per il governo della vaccinazione obbligatoria e costituisce un grande favore ai no vax); ...

Slai Cobas per il sindacato di classe


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