domenica 3 ottobre 2021

3 ottobre - TARANTO: UNITÀ LAVORATORI-STUDENTI VERSO 11 OTTOBRE

 

Buona assemblea presso la "Casa occupata" di Città vecchia - Unità tra lavoratrici/lavoratori e studenti verso lo sciopero e oltre

E' stata un'assemblea che da tempo non si vedeva a Taranto, che dopo l'introduzione fatta dallo Slai Cobas sc è stata presa in mano dai lavoratori dello spettacolo della Cub, dai lavoratori Slai Cobas rappresentanti del cimitero, dell'Ilva AS, dalle lavoratrici degli asili, dai lav. licenziati della ex Pasquinelli, dagli studenti del Fronte della Gioventù comunista.

L'introduzione ha sottolineato l'importanza di questo sciopero generale, convocato per la prima volta da tutti i sindacati di base, di classe e combattive, come primo passo per costruire una forza alternativa, di reale opposizione ai piani dei padroni e del governo; l'importanza, al di là dei numeri dell'unità tra diversi settori di lavoratori, perchè l'unità è la nostra forza!

Anche noi non dobbiamo fare i 'bla, bla, bla'; certo, lottando a volte si può vincere, altre volte si perde, ma dobbiamo avere una visione lunga e serena; questo sciopero non cambierà il mondo, ma può e deve mettere in moto un processo di lotta che deve via via crescere e rafforzarsi. Un'assemblea che attraverso il racconto, la conoscenza delle varie realtà dei lavoratori, delle lotte ha intrecciato i sentimenti di necessaria unità tra i lavoratori per cominciare a cambiare i rapporti di forza,


in una situazione difficile; un'assemblea che ha cominciato ad elevare la visione dei lavoratori, dalla propria vertenza alla lotta più generale.

Il rappresentante della Cub/spettacolo ha denunciato la condizione di precarietà, sfruttamento di tutta l'area dei lavoratori dello spettacolo che "non compaiono sulla scena". dai tecnici, ai lavoratori delle pulizie, ecc. In questa realtà la pandemia da un fatto negativo perchè ha significato blocco del lavoro e del salario, licenziamenti, peggioramento delle condizioni di lavoro per chi è rientrato, ecc, ha prodotto un fatto positivo: la nascita di una rete nazionale. Il lavoratore ha concluso con l'appello a continuare a incontrarsi, e mobilitarsi a Taranto dopo l'11, costruendo una assemblea permanente.

Attraverso questo compagno lavoratore dello spettacolo nell'assemblea è entrata la bella e diversa esperienza della lotta della GKN, della sua occupazione della fabbrica, l'autorganizzazione operaia, la realizzazione intorno a questa lotta di una rete di sostegno, di altri lavoratori, di realtà solidali, ma anche di giuristi (che ricorda in parte - come ha detto la compagna dello Slai Cobas - gli anni '70). Il suo significato per tutti i lavoratori è sintetizzato nella parola d'ordine "Insorgiamo!"

Il rappresentante del cimitero dello Slai Cobas, ritornando sul lavoro per lo sciopero generale dell'11 ottobre, ha detto come si sta preparando tra i lavoratori, con determinazione, convinzione, insieme alla partecipazione al corteo.

La rappresentante delle lavoratrici degli asili, che ha raccontato la lunga battaglia di anni, per strappare dei risultati, aumento dell'orario di lavoro, riconoscimento del loro lavoro, ha sottolineato che questo è avvenuto solo grazie alla loro lotta dello slai cobas, che gli altri sindacati non solo non hanno fatto ma hanno contrastato. Ora questa lotta in un settore a grandissima maggioranza donne ha al centro la questione della internalizzazione dei servizi pubblici essenziali. Ma soprattutto ha detto come sia importante che i lavoratori, le lavoratrici dei vari posti di lavoro continuino ad incontrarsi, perchè la conoscenza delle varie situazioni, l'unità tra i lavoratori dà reciproca forza. Dando un messaggio di incoraggiamento: anche se siamo una minoranza, siamo noi la spina nel fianco, il punto di riferimento per le altre lavoratrici. Dobbiamo unirci al di là delle divergenze, diventare una cosa sola su tutto il territorio.

Il compagno del FGC, a nome degli studenti ha denunciato la politica nelle scuole di padroni e governo, che vogliono formare mentalmente i giovani ad essere come i padroni; così come ha denunciato la condizione degli studenti, rimasta negativa, nonostante la pandemia: classi pollaio, strutture scolastiche fatiscenti e pericolose, ecc.

I compagni della Fgc stanno già facendo un lavoro a "tappeto" verso le scuole. Certo, hanno detto, non è semplice portare grandi numeri in piazza l'11 ottobre, ma al di là del numero per Taranto l'11 sarà un evento, importante è scendere in piazza insieme.

L'operaio dell'Ilva ha soprattutto denunciato l'azione dei sindacati confederali che tempo fa hanno revocato in due mesi ben 4 scioperi, anche uno per la morte di un operaio. La situazione tra gli operai non è positiva, tra i cassintegrati non c'è volontà di lottare per rientrare in fabbrica e chi sta dentro ha paura di perdere lavoro e salario. Questo non può al momento portare ad una significativa partecipazione allo sciopero del 11 ottobre, ma esso va portato in fabbrica, alle portinerie, perchè anche se pochi operai potranno partecipare questo è già un passo avanti.

In conclusione dell'assemblea la compagna dello Slai Cobas ha chiamato i lavoratori, le lavoratrici, gli studenti a sentirsi orgogliosi di essere l'avanguardia di questo percorso, non facile, in una situazione in cui governo, padroni, sindacati confederali vogliono impedire che i lavoratori prendano coscienza e lottino seriamente; ricordando Marx ha detto che alla fine il risultato più importante di questa mobilitazione sarà l'unità dei lavoratori, dei lavoratori e studenti.

In questo clima positivo si è deciso di cominciare a fare insieme almeno le due iniziative più importanti per la riuscita della mobilitazione dell'11: un volantinaggio a tutte le portinerie dell'ex Ilva e un presidio ad una delle scuole.

Report da Slai Cobas per il sindacato di classe - Taranto


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