giovedì 3 gennaio 2013

Ikea: a Piacenza torna il picchetto. A Bologna la ritorsione della questura.

Anche oggi a Piacenza gli operai, che continuano la loro lotta contro il
modello schiavista made in Ikea, si sono ritrovati di nuovo tutti assieme
per bloccare gli ingressi dello stabilimento piacentino. La giornata di
lotta partecipata da decine e decine di operai e solidali è riuscita a
raggiungere l'obiettivo: blocco totale! Tutti i camion bloccati sono andati
via e gli operai che volevano lavorare dopo qualche ora hanno desistito e
sono tornati a casa, non senza aver provato, con l'aiuto della polizia, a
forzare uno dei blocchi ai cancelli, dove la resistenza del picchetto ha
avuto ancora una volta la meglio. Poco dopo le 10h,

mentre anche gli ultimi
camion facevano retromarcia davanti alla determinazione del presidio e con
il turno della mattina ormai saltato, un ispettore ha pensato bene di
mostrare i muscoli chiamando i suoi uomini per far sgomberare il sit-in. Ne
inizia uno spintonamento tra manifestanti e poliziotti durato almeno 15
minuti e conclusosi con blocchi stradali e con un corteo che si è sciolto
una volta raggiunto il centro di Piacenza.
Mentre l'iniziativa di lotta piacentina stava per terminare, dando
l'appuntamento a prossimi picchetti e blocchi di boicottaggio dell'Ikea, a
Bologna la questura annunciava l'arrivo di 8 -fine indagini- per la
manifestazione avvenuta il 18 dicembre davanti al magazzino della città.
Quel giorno numerosi operai e solidali si erano dati appuntamento nel
parcheggio dell'Ikea bolognese con l'obiettivo di bloccare gli ingressi
dell'edificio. L'ingresso principale era presidiato da alcuni carabinieri
che non appena visti i manifestanti avvicinarsi hanno indossato caschi e
alzato gli scudi. Ne scaturirono diverse cariche che non fecero retrocedere
di un millimetro il nutrito presidio forte della determinazione della lotta
dei facchini contro l'Ikea. Al termine della giornata di lotta, che riuscì
in pochi minuti a far chiudere l'intero magazzino, una poliziotta in
borghese, dopo aver trascorso il pomeriggio a filmare e a sganasciarsi dal
ridere con i colleghi, si fa refertare un trauma facciale, il setto nasale
rotto e una distorsione alla spalla. Apriti cielo! Un sindacato dei
poliziotti annuncia che farà stipulare polizze anti-manifestante ai celerini
iscritti, il questore e il capo della digos si dichiarano indignati (sic!) e
annunciano la rappresaglia contro quelli che definiscono i soliti noti
appartenenti al movimento antagonista cittadino che in soli due anni ha
raggiunto cifre a tre zeri in materie di denunce. Così questa mattina sono
state rese note le denunce per resistenza e lesioni aggravate a pubblico
ufficiale, porto abusivo di armi improprie, getto pericoloso di cose e
oltraggio a pubblico ufficiale, a cui si aggiunge anche la fine indagine per
almeno 7 reati legati alla giornata di lotta studentesca del 6 dicembre.
Insomma sembra proprio che a Bologna, come in alcune altre città d'Italia,
il movimento antagonista sia davvero in buona salute e lo spread tra
iniziative di lotta e repressione da alcuni anni promette davvero bene...
d'altronde dalle 4 di questa mattina diversi militanti del Lab Crash! erano
come sempre a due passi dell'Ikea a Piacenza al fianco dei facchini in
lotta.
alt

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