Napoli.I lavoratori Astir bloccano la funicolare
i dipendenti Astir, società della Regione Campania in liquidazione, hanno
bloccato ieri la Funicolare centrale a Napoli. «Ci devono dare gli
stipendi», a quanto pare fermi da mesi.
i lavoratori hanno manifestato dentro e fuori la stazione di piazzetta
Augusteo, uno slargo di via Roma.
Poco dopo l'arrivo dei poliziotti, che hanno caricato i manifestanti. Uno
dei lavoratori è stato ricoverato al Loreto mare.
Cosenza,
manganellate sui lavoratori delle cooperative comunali
Manganellate su padri e madri di famiglia, pesanti cariche sui dipendenti
delle cooperative comunali che da settimane protestano per il rinnovo del
contratto.
È cambiata la gestione dell'ordine pubblico a Cosenza. Sembrano trascorsi
anni luce da quando in città le rivendicazioni dei senza-lavoro ed i
conflitti sociali erano gestiti con equilibrio. La guida dell'ordine
pubblico in piazza adesso è affidata a responsabili nuovi, perlopiù
provenienti da Reggio Calabria. E gli effetti si vedono. Stamani all'arrivo
del sindaco Mario Occhiuto che cercava di entrare nel suo ufficio, i circa
500 dipendenti delle cooperative che pretendevano di incontrarlo per un
nuovo faccia a faccia, sono stati "ricevuti" dalla celere posta a presidio
davanti all'ingresso del palazzo municipale. Botte, spintoni e randellate!
Dallo scontro non sono usciti malconci solo i lavoratori. La rabbia e l'esasperazione
hanno avuto la meglio. I manifestanti, decisi a non abbandonare il piazzale
antistante il Comune, si sono trasferiti sulla vicina corso Umberto per
bloccare il traffico. Intanto alcuni di loro salivano sul tetto del
municipio.
Create negli anni Novanta dal vecchio sindaco Giacomo Mancini per dare una
possibilità di reinserimento sociale ad ex detenuti e famiglie svantaggiate,
le cooperative comunali sono formate da 500 persone di cui circa 250
impiegate nelle pulizie in uffici, teatri, interventi da elettricisti,
imbianchini, servizi meccanizzati, fogne, falegnameria e manutenzione. Non
soltanto la cura del verde urbano, quindi! Sono diversi i politici cosentini
che, sotto ricatto occupazionale, costringono questi lavoratori a
prestazioni schiavistiche.....
...Nel gennaio scorso i dipendenti hanno lavorato senza stipendio, perché
non sarebbe pervenuta in tempo la comunicazione relativa all'indizione del
bando. Il Comune pretende inoltre di conoscere l'elenco degli operatori
svantaggiati, in palese violazione della normativa sulla privacy. Prima che
esplodesse la vertenza, questi lavoratori percepivano al netto 620 euro al
mese. Con il nuovo contratto, se anche vincessero la gara, ad ogni socio
spetterebbero meno di 500 euro mensili..... Eppure, stando alle
dichiarazioni dei presidenti, i servizi elettorali, se svolti dalle
cooperative, costano 20mila euro. Affidandoli ai privati, salgono a 85mila.
Il massimo del risultato col minimo dello sforzo: nell'estate scorsa, 24
dipendenti sono stati impiegati, mediante borsa lavoro, dalla società che
gestisce lo smaltimento dei rifiuti. Hanno dovuto girare nei quartieri per
introdurre la raccolta differenziata. Ma i risultati tardano a venire.
Cosenza non è stata travolta dalla recente crisi regionale dei rifiuti, solo
in virtù del fatto che spende milioni del proprio bilancio per interrare
tutto in discarica.....
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mercoledì 6 febbraio 2013
Napoli -cosenza lotta per il lavoro e repressione
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