sabato 2 novembre 2013

antifascisti a Ravenna

da RavennaToday


Forza Nuova e "anti-fascisti": corso Cavour blindato e un poliziotto ferito

E' stato un primo pomeriggio di tensione a Ravenna, sotto Porta Adriana. Ci
ha pensato la polizia a tenere separati i manifestanti, sparuti gruppetti da
tutte e due le parti. Intorno alle 15, infatti, si è riunito il previsto
gruppo di Forza Nuova. Contrapposto si è formato un gruppo di
"anti-fascisti"
Redazione26 ottobre 2013

E' stato un primo pomeriggio di tensione a Ravenna, sotto Porta Adriana. Ci
ha pensato la polizia a tenere separati i manifestanti, sparuti gruppetti da
tutte e due le parti. Intorno alle 15, infatti, si è riunito il previsto
gruppo di Forza Nuova, che - regolarmente autorizzata dalla questura -
manifestava contro l'apertura della nuova moschea di Ravenna e contro
recenti provvedimenti presi dall'autorità per l'esposizione di uno
striscione sempre per protesta contro l'avvio del centro di preghiera
musulmano.
Tuttavia, nei pressi si è dato appuntamento un piccolo gruppo della sinistra
antagonista e se non fosse stato per l'azione delle forze dell'ordine, che
ha tenuto a distanza i due gruppi, ci sarebbero stati tafferugli. Alcuni
"anti-fascisti", infatti, avrebbero cercato il contatto con i manifestanti
di destra. La polizia è dovuta intervenire attivamente per respingere l'
"incursione", anche se non sono state necessarie cariche e altre iniziative.
Nel breve parapiglia un poliziotto è rimasto lievemente contuso in una
caduta. Manifestazione e "contro-manifestazione" sono durate fino a circa le
17, con la viva protesta dei commercianti della parte finale di corso
Cavour, che hanno visto il corso e la piazzetta Ghandi "blindati" per alcune
ore.


da romagna noi ravenna


Forza Nuova in piazza, nuova protesta contro la moschea


Una trentina di militanti si sono ritrovati in piazzetta Gandhi muniti di
bandiere, striscioni e megafoni. Sul posto si sono presentati anche giovani
appartenenti al Collettivo Autonomo Studentesco di Ravenna


26/ottobre/2013 - h. 17.20
RAVENNA - Erano circa una trentina i militanti di Forza Nuova che si sono
radunati in piazzetta Gandhi, a Ravenna, per manifestare contro la moschea,
inaugurata in zona Bassette il 4 ottobre scorso. Puntuali, alle 14, hanno
cominciato ad esporre gli striscioni, accompagnati con alcuni slogan urlati
al megafono. Schierati, per controllare che tutto si svolgesse regolarmente,
agenti della Questura, carabinieri e polizia municipale.
Sul posto si sono presentati a sorpresa anche rappresentati del Collettivo
Autonomo Studentesco di Ravenna, per una sorta di 'contro protesta': si sono
registrati momenti di tensione in primo luogo perché questi ultimi non
avevano l'autorizzazione da parte della Questura a manifestare, poi anche a
causa di uno striscione.

Il sit-in di oggi fa seguito al blitz notturno del 10 ottobre, quando venne
affisso uno striscione con scritto "Lepanto ce l'ha insegnato, l'Islam va
fermato" fuori dal luogo di culto, fortemente contestato da Forza Nuova. Il
gesto fu seguito il giorno dopo da un agguerrito comunicato stampa, che lo
rivendicava. Condotta che ha spinto la Digos ad avviare un'inchiesta nella
quale la responsabile provinciale di Fn, Desideria Raggi, è stata indagata
per discriminazione religiosa e minacce aggravate.

da ravenna 24 ore


Attimi di tensione al corteo di Forza Nuova contro la Moschea


Sul posto "contromanifestanti", ma le Forze dell'Ordine controllano piazza
Gandhi


E' stato necessario il "cordone" di Polizia e Carabinieri perché la
manifestazione regolarmente autorizzata di oggi in piazzetta Gandhi,
organizzata da Forza Nuova contro la Moschea alle Bassette, non si
trasformasse in una scazzottata. Una cinquantina i neofascisti da una parte,
una cinquantina i "contromanifestanti" dall'altra, soprattutto studenti
armati di striscioni, e in mezzo agenti e militari che si sono presi qualche
spintone ma hanno controllato la situazione. Gli esponenti di Forza Nuova si
sono presentati puntuali alle 14 come da programma con bandiere e megafono;
circa un'ora dopo c'è stato l'arrivo del Collettivo Autonomo Studentesco e
altri contestatori.



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