Un collega di lavoro che era sull'impalcatura insieme all'operaio lo ha visto cadere dal ponteggio. Inchiesta della Procura per chiarire le cause. La Cgil di Palermo: "Fermare la strage"
di F. Q. | 12 Luglio 2021
Stava eseguendo delle opere di ristrutturazione di uno stabilimento balneare, quando è caduto da tre metri e mezzo di altezza. È successo a Mondello, una borgata marinara di Palermo. L’operaio, 42 anni, era al suo primo giorno di lavoro dopo un periodo di isolamento dovuto dal Covid. Trasportato con urgenza in ospedale, è morto poco dopo il ricovero.
L’incidente è avvenuto la mattina del 12 luglio, dentro lo stabilimento balneare La Sirenetta, dove stava montando una finestra. E’ stato un collega di lavoro a vedere l’operaio cadere. Ha dato subito l’allarme, ma all’arrivo dei medici del 118 il 42enne si trovava già in condizioni disperate: è deceduto poco dopo al trauma center dell’ospedale di Villa Sofia. Era originario di Belmonte Mezzagno, marito e padre di due figli. Non sono ancora chiare le dinamiche dell’incidente. Il collega ha riferito ai soccorritori di aver visto l’uomo accasciarsi prima di cadere, ma il malore è solo una delle ipotesi che gli investigatori del commissariato di Mondello stanno vagliando. Secondo gli inquirenti potrebbe essere stata anche colpa della fretta, delle temperature elevate o del mancato uso di adeguate protezioni. Nelle prossime ore la procura, che ha aperto un fascicolo apposito, deciderà sulla base della prima relazione del medico legale se effettuare l’autopsia o riconsegnare il corpo ai familiari. Il sostituto procuratore di turno ha disposto il sequestro dello stabilimento dove è avvenuto l’infortunio. Tutta la documentazione della ditta incaricata dei lavori è stata acquisita per verificare che tutte le norme amministrative, fiscali e in materia di sicurezza siano state rispettate. Solo pochi giorni fa, dopo anni di abbandono, era stata inaugurata la pizzeria al piano terra dell’immobile e i titolari contavano di aprire anche il primo piano entro metà luglio. Intanto, la Fillea e la Cgil di Palermo hanno espresso solidarietà verso i famigliari e i colleghi della vittima. “Auspichiamo che l’ennesima vita spezzata sul lavoro possa scuotere le istituzioni competenti” dicono il segretario Fillea Cgil Palermo Salvatore Bono e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, “affinché si possa fermare quella che ormai è diventata una strage”.
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