IL TENTATIVO DI IMPORRE UN CAMBIO DI ORARIO PEGGIORATIVO PER ORA È ANDATO A VUOTO. MA SE I CONFEDERALI CONTINUERANNO A GESTIRE LE TRATTATIVE CON I LORO DELEGATI, CON I LORO FUNZIONARI, NON SI FERMERANNO FINO A FAR RIENTRARE DALLA FINESTRA QUELLO CHE GLI OPERAI HANNO GIUSTAMENTE RESPINTO.
COME HANNO FATTO ANCHE NELLA LUNGA RISTRUTTURAZIONE DELL’AZIENDA, ORA INGLOBATA NEL GRUPPO POZZONI.
RESTARE AD ASPETTARE LA PROSSIMA MOSSA DEL PADRONE SAREBBE UN ERRORE.
PER
LO SLAI COBAS SC DI FABBICA, QUESTO COLPO LI HA MESSI IN
CONFUSIONE, VA USATO IL VANTAGGIO PER ISOLARLI E ORGANIZZARE SUBITO
UNA RAPPRESENTANZA UNITARIA DAL BASSO DEGLI OPERAI IN FABBRICA CON
L’ASSEMBLEA COME CENTRO DELLE DECISIONI PER DARE FORZA AGLI OPERAI.
Gli operai contrari al cambio di orario, vogliono bocciarlo e vanno in assemblea preparati, la discussione tra noi è quotidiana! Cgil Cisl Uil che hanno già concordato le nuove turnazioni con l’azienda, impongono la votazione solo sulla tipologia del nuovo orario, 6x6 o 8x3 con la quarta squadra di recupero, così la modifica dell’orario passa in ogni caso come vuole il padrone. Il padrone può farlo, prendere o lasciare.
Nel gruppo industriale Pozzoni, accordo dopo accordo con Cgil Cisl Uil, le pesanti ristrutturazioni hanno toccato i salari, con la disdetta degli accordi aziendali storici, con la cassa integrazione, fino agli esuberi.
Ora è la volta dell’orario di lavoro. Flessibilità estrema e recupero di margini di profitto.
All’odg la nuova richiesta padronale di modifica dei turni, fondata su due punti:
portare il turno notturno del sabato che oggi termina alle ore 2.00 con le riduzioni di orario, fino alle ore 6.00 della domenica mattina; l’aggiunta di una nuova squadra per una gestione estremamente flessibile dell’orario settimanale sopra e sotto le 40 ore, ‘a debito e a credito’, ovvero a costo zero per l’azienda.Per la gestione dei picchi produttivi e del periodo ferie.
Arrivare alle 6.00 della domenica mattina con il turno notturno del sabato è un tentativo malcelato di realizzare un ciclo continuo in economia, con il turno della domenica già previsto dal CCNL aziende grafiche ed affini di Cgil Cisl Uil.
Anche su questo punto lo scontro in assemblea è stato acceso, perchè i burocrati sindacali pretendevano di negare l’articolo stesso del ‘loro’ CCNL, fino a quando gli è stato sbattuto sul muso leggendolo ad alta voce:
art 30/3, ‘previo accordo tra direzione aziendale e Rsu o in mancanza con le OS territoriali, le turnazioni possono comprendere la domenica, prevedendo per i singoli lavoratori un giorno di riposo compensativo’.
Ma lo scontro maggiore si è realizzato per la pretesa da parte dei confederali e della loro truppa di delegati, di non far votare il cambio di orario. Quello non si tocca è già definito, si può solo scegliere di che morte morire, 6x6 o con un articolato 8x3 con una quarta squadra di recupero.
Con la scelta pilotata degli operai non non viene messa in discussione la richiesta di Pozzoni per il ciclo continuo e la flessibilità sopra e sotto le 40 ore, con perdita salariale e profitti aziendali.
Con il nuovo sistema di turnazioni, preparato dall’azienda e portato in assemblea servizievolmente dai confederali, risulta persino difficile recuperare le giornate a debito, dato che l’anno è stato diviso in due periodi standard ‘a debito’ di nove mesi e quello di recupero ‘a credito’ di tre mesi che rende appunto impossibile il recupero di tutte le giornate perse pur lavorando tutti i giorni disponibili nel periodo. Ci sono variabili nei due schemi di turnazione, ma restano almeno 36 ore fuori. Non è nemmeno indicata la forma di recupero da parte del padrone del ‘debito’ che rimane, tagli in busta paga, compensazione con le ferie… in ogni caso un debito da restituire che non è previsto dal CCNL, che colloca questo accordo aziendale al di sotto del CCNL stesso. Si conoscono esempi di operai del gruppo, dove questa pratica è in uso da tempo, che hanno subito forti decurtazioni quando sono andati in pensione per il ‘debito’ accumulato.
Inoltre lo schema dei turni, sia per il modello 6x6 che quello 8x3 con quarta squadra, è studiato per abbattere al massimo le maggiorazioni: arriva persino, a fronte di una previsione del Ccnl di una maggiorazione per il lavoro notturno quando si superano le 36 ore settimanali, a scomporre la settimana di notte su due settimane, L/M riposto, M/G/V/S lavoro, L/M della settimana successiva lavoro, in modo da non dover riconoscere la maggiorazione straordinario notturno! Spezzando la settimana stanno sotto le 36 ore e a fine mese le notti aumentao.
Già fa schifo il Ccnl, ma il padrone cerca la contrattazione di 2 livello per andare sotto. Inoltre questo nuovo sistema di turni rischia di diventare il sostituto della Cig -ingiustificata- ormai agli sgoccioli.
Le assemblee questa volta non sono andate come al solito, malcontento, rabbia palpabile, il nostro lavoro continuo nei reparti, hanno portato tutti gli operai, di tutte tre le assemblee alla contestazione aperta, al boicottaggio attivo delle votazioni, nessuna alzata di mano (meno tre), la fregatura confederale oggi è stata respinta.
LA LOTTA IN FABBRICA CONTINUA ED ALIMENTA LA COSTRUZIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DELL'11 OTTOBRE
Nessun commento:
Posta un commento