venerdì 3 settembre 2021

4 settembre - dal blog tarantocontro: Acciaierie d'Italia ancora 13 settimane di cig - in una situazione in cui mercato dell'acciaio e profitti sono in netta ripresa - E' inaccettabile!

 

La pandemia è diventato ormai un ritornello che dovrebbe giustificare una cassa integrazione per un totale di 3500 lavoratori (praticamente quasi la metà degli operai) che dura da luglio 2019!

In realtà l'azienda scarica sempre sugli operai per avere il 100% delle possibilità produttive; scarica le fermate (dell’Altoforno 2, dell’Acciaieria n.2. dei 3 mesi dell'altoforno 4 e dell'Acciaieria 1) per i lavori i manutenzione sugli impianti sugli operai, ecc.

La stessa azienda parla di ripresa del mercato, ma non deve perdere nulla, mentre gli operai devono ancora perdere salario!

Questa è una situazione che non si fermerà più, la cassa integrazione è permanente, è diventato uno strumento "normale" per il capitale per tagliare i costi del lavoro.

L'entrata dello Stato non ha cambiato nulla su questo. Anzi l'autorizzazione alla cig è ora "d'ufficio". Diventa anche una presa in giro fare denuncia al Ministero, all'Inps di questo abuso illegittimo.

Questo - operai - non si può e non si deve accettare!

Se i salari vengono tagliati, se gli operai devono lavorare, rischiare la salute, la vita e i padroni (privati e pubblici) devono salvaguardare le loro tasche, GLI OPERAI DEVONO DIRE BASTA!

Ma basta anche con le lamentele, basta con le ipocrite denunce dei sindacati in fabbrica, le false promesse di luglio (quando dicevano: questo sciopero è solo l'inizio... faremo come il 2012... - Poi sono bastati incontri incloncludenti, sempre gli stessi, per sparire) .

Lo Slai Cobas sc - che ha sempre detto dall'inizio le cose come stavano realmente - vi chiama a scendere in lotta!

L'11 ottobre c'è sciopero generale nazionale indetto da tutti i sindacati di base, bisogna farlo anche all'Ilva/Acciaierie d'Italia.

Chiamiamo gli operai più coscienti, più combattivi ad organizzarsi per fare una lotta vera, fino a risultati (no cig - se ci deve essere l'integrazione deve essere per coprire il 100% del salario; riduzione dell'orario di lavoro per tutti a parità di salario, per aventuali saturazioni)

La sede slai cobas è aperta agli operai che vogliono discutere, autorganizzarsi, decidere iniziative, agli operai che hanno dignità!

SLAI COBAS per il sindacato di classe

3475301704 - WA 3519575628 - slaicobasta@gmail.com - sede via L. Andronico, 47 Taranto


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