venerdì 8 dicembre 2023

8 dicembre - LE MOTIVAZIONI DELLA CONDANNA: Processo Eternit, Stephan Scmideiny era consapevole del danno che causava - Padroni assassini!

Sono state rese note le motivazioni della condanna in primo grado a dodici anni dell’imprenditore svizzero, patron della Eternit di Casale Monferrato. Per i giudici Stephane Scmideiny era consapevole del danno che arrecava l’attività della fabbrica, ma per tutelare gli interessi economici dell’azienda, non fece nulla. 

Eternit Bis, Schmidheiny condannato a 12 anni. I perché della Corte

Pubblicate le motivazioni della sentenza: sono oltre 1000 pagine

NOVARA – Lo scorso 7 giugno, nell’ambito del processo Eternit Bis, la Corte d’Assise di Novara ha dichiarato Stephan Schmidheiny colpevole di omicidio colposo di 147 vittime dell’amianto casalese. L’imprenditore svizzero è stato condannato a dodici anni di reclusione più cinque d’interdizione ai pubblici uffici.

Eternit Bis: le motivazioni della Corte

Una decisione che è stata motivata con un documento di 1020 pagine, in particolare facendo riferimento alla riqualificazione del reato da omicidio doloso alla forma ‘più lieve’ di omicidio colposo, aggravato da colpa cosciente. Nel pratico si traduce in estinzione del reato per moltissime vittime (199), dato che l’omicidio colposo viene prescritto in 15 anni. Tutti i casi di morte antecedenti al 2008 sono stati dichiarati prescritti. Il motivo? La condotta di Schmidheiny, seppur scorretta, non perseguiva scopo di lucro: «credeva nell’uso controllato dell’amianto».



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