martedì 20 febbraio 2024

20 febbraio - LA STRAGE OPERAIA DI FIRENZE

invitiamo compagni, realtà sindacali di base, organizzazioni politiche e sociali a usare in tutte le forme questo materiale

- Min. Calderone: "rendere le leggi più incisive"..

Ma sono state anche le vostre leggi che hanno permesso la strage di operai! 

Sui morti, sui feriti operai, sul dolore dei familiari, degli altri lavoratori, ieri la Min. Calderone a Firenze ha messo in scena la sceneggiata del governo, sciorinando: norme più efficaci, forse una nuova norma su "omicidio sul lavoro", stretta sui subappalti, sui contratti, più controlli, più ispettori (ma quelli già programmati, mentre ne mancano 2.600), insieme a premi alle aziende virtuose e formazione sulla sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado...

E' stata in realtà una difesa d'ufficio del governo, e nulla ha detto sul suo codice degli appalti che ha dato il via libera ai subappalti a cascata, agli affidamenti diretti senza una pre verifica, alle denunce e proteste fatte nei mesi scorsi dagli ispettori del lavoro per l'impossibilità di lavorare in pochi e senza strumenti, di avere direttive ministeriali che puntano a limitare la loro funzione pur di avere "pratiche"; nulla ha detto sulla condizione di sfruttamento dei lavoratori immigrati che sono buoni a lavorare e morire ma non ad avere diritti, neanche uno straccio di permesso di soggiorno e, quindi, di contratto.

Siete voi gli assassini! Sono le vostre leggi, di liberalizzazione per i padroni che provocano queste tragedie.

Su questo blog avevamo denunciato il nuovo codice degli appalti quando è stato varato. Ricordiamo i punti principali:

"In data 28 marzo 2023 il Consiglio dei Ministri, su proposta di Giorgia Meloni e su pressante azione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Salvini ha approvato il nuovo codice degli appalti...

Le parole chiavi della nuova normativa sono: "semplificazione" e "tempestivita'". Sotto la propaganda allettante di snellire le procedure e la burocrazia, si modificano norme, si azzerano una serie di vincoli che quantomeno imponevano dei controlli, e limiti (chiaramente sempre più formali e non sostanziali), affinchè i cantieri siano più rapidi e le opere si realizzino in tempi molto più ristretti. 

La mancanza di controlli, o le verifiche solo cartacee porta a far ottenere gli appalti a Ditte

irregolari, quelle create, gestite, o vicino alla criminalita' organizzata che ha il controllo dei territori e le mani nelle amministrazioni pubbliche.  

Altro "principio" sarebbe la "fiducia" nell’azione "legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici". Qui se la cosa non fosse tragica, sarebbe grottesca.

Un esempio di questa "trasparenza e correttezza" lo possiamo trovare in quanto sta facendo, in contemporanea al varo di questo codice degli appalti, la Ministra del Lavoro, Calderone –  gia' in enorme conflitto di interesse, essendo stata, fino a prima di essere nominata nel governo Meloni, la presidente dell'Ordine dei consulenti del lavoro, che per principio e azione sono a tutela degli interessi delle aziende, dei profitti padronali, del taglio dei costi sulla pelle e diritti dei lavoratori –; questa Ministra, tramite l'Ordine dei consulenti del lavoro (lasciato in eredita' al marito Rosario De Luca) vuole far entrare nell'Ispettorato del Lavoro (l'organo che dovrebbe vigilare sulle violazioni di norme sul lavoro) i suoi consulenti del lavoro attraverso il loro inserimento nel "centro studi attività ispettiva". Gia' questo rapporto Ordine dei consulenti e Ministero del Lavoro nel 2014, come informa il Fatto quotidiano, aveva dato vita ad un protocollo per cui basta che il consulente (cioè il professionista del padrone) certifichi che nell'anno precedente la ditta non ha commesso illeciti ed è in regola col Durc e i CCNL, e per un anno non riceve controlli, sta tranquilla; ora questo legame Ispettorato/consulenti diventa molto più stretto, strutturale, per cui l'attivita' ispettiva viene pianificata insieme a questi "fiduciari" dei padroni. Chi dovrebbe essere controllato, controlla il controllore, che rende conto al controllato.

Andando alla sostanza nuovo codice degli appalti. 

Il Codice stabilisce il via libera agli appalti diretti e ai subappalti. Le stazioni appaltanti possono decidere di attivare procedure negoziate o affidamenti diretti con la liberalizzazione degli appalti sotto soglia fino a 5,3 milioni di euro

Di fatto avverra' ancora di più una moltiplicazione e frammentazione e degli appalti per favorire tanti padroni (gia' oggi il 98% dei contratti, per un valore di quasi 19 miliardi, riguarda opere di valore inferiore a 5 milioni) per eludere più facilmente il fisco; questo portera' ad un aumento dei costi, altro che risparmio.  Certo, questi affidamenti diretti, come i dati dimostrano, gia' avvengono, ma ancor più di adesso, non contera'  la competenza, la regolarita' della ditta rispetto a norme sul lavoro, sicurezza, quanto la conoscenza diretta dell'Ente pubblico appaltante, dei suoi funzionari; avranno sempre più gli appalti gli "amici e parenti".

Poi vi sono le "novita": l'appalto integrato, le liberalizzazione del subappalto a cascata, senza limiti.

Quindi, da un lato, i Comuni, gli Enti potranno affidare il contratto a un unico operatore per fare sia la progettazione esecutiva che l'esecuzione dei lavori; dall'altro i subappalti saranno a catena: in cui uno porta un altro. La conseguenza è da un lato un accentramento delle competenze, per cui chi esegue i lavori è lo stesso che ha deciso come farli, con l'inevitabile impossibilita' di verifiche di terzi; dall'altro una difficolta' di controlli data la catena "senza limiti" dei subappalti, l'aumento del lavoro nero o grigio, la maggiore facilita' di nascondere, coprire violazioni di leggi su lavoro, sicurezza.. 

Il completamento di questo legalizzazione della illegalita' viene poi dalla introduzione nel nuovo codice degli appalti di una forma di depenalizzazione per funzionari e dirigenti pubblici se commettono illeciti.

Non poteva, infine, mancare la ciliegina sulla torta del "nazionalismo". Infatti esiste in questo codice anche una norma definita "prima l'Italia", giustificata come una clausola di "salvaguardia del made in Italy". Tale clausola, prevede criteri premiali per il valore percentuale dei prodotti originari italiani o dei Paesi Ue, rispetto al totale delle forniture necessarie per eseguire l'appalto.  

E' scontato che tutto questo dara' ancora di più via libera agli appalti al massimo ribasso – dove il massimo può arrivare addirittura al 99/100% di offerta al ribasso – le cui conseguenze sono evidentemente e immediatamente scaricate sui lavoratori, con peggioramenti delle condizioni di lavoro, per cui si chiede tanto e si danno miserie, attacco ai diritti normali contrattuali; ma anche con taglio dei costi sui materiali, scadenti e a volte pericolosi, attrezzature inesistenti, tutte cose che ancora ricadono sui lavoratori in termini di effetti sulla salute,  maggiore fatica nel lavoro, rischi sulla sicurezza.

Il subappalto a cascata in alcuni settori centrali, edilizia, logistica, vorra' dire ancora di più una miriade di ditte, cooperative in cui i lavoratori sono divisi, con la conseguenza, non solo del peggioramento delle condizioni di lavoro e del rischio di perdere il posto di lavoro, soprattutto nei passaggi di appalto, ma anche, sul fronte della lotta, di non poter far pesare rapporti di forza più grandi e uniti. 

Ma soprattutto il nuovo codice degli appalti porterà ad un ulteriore e legalizzato taglio dei costi per la sicurezza, quindi più infortuni e più morti operaie, in un palleggio di responsabilità tra appaltatore e subappaltatori.

pc 18 febbraio - Taoufik Haidar, Luigi Coclite, Mohamed El Ferhane, Muhamed Toukabri... assassinati nel cantiere di Esselunga

Sfruttamento, paghe basse e in ritardo, forse 2 degli operai anche senza contratto e assicurazione. A parte Luigi Coclite, erano tutti immigrati - immigrati che vanno bene in Italia quando possono essere sfruttati, pagati poco; lavoratori immigrati che se non muoiono nel viaggio per l'Italia, muoiono sul lavoro. 
Maledetti padroni, maledetto governo!

Taoufik Haidar, 43 anni, del Marocco,  Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni, Mohamed El Farhane, 24 anni, del Marocco, Luigi Coclite, 59 anni, originario di Teramo e residente a Collesalvetti. Ancora disperso è invece Bouzekri Rahimi del Marocco, 56 anni. 

Sono originari della Romania i tre feriti. 

Da sinistra: Luigi Coclite, Mohamed El Farhane, Taoufik Haidar

Haidar era in Italia da almeno 15 anni, per otto anni aveva preso casa a Palazzolo, da poco si era trasferito nella Bergamasca, a Chiuduno e fino allo scorso novembre 2023 era iscritto alla Fillea Cgl di Bergamo. Anche El Farhane risulta essere vissuto a Palazzolo per un paio di anni, e pare essersi spostato nella Bergamasca di recente. Idem gli altri operai. "Lavoravano per un’azienda edile di Chiari  Partivano in squadra tutti i lunedì mattina per andare in trasferta a lavorare e rientravano a casa il venerdì sera". 

“Mio zio - dice un nipote di Haidar - era una brava persona, lavorava duramente per mandare a sua moglie e ai due figli in Marocco i soldi necessari per vivere"; si lamentava che il datore di lavoro era in

ritardo con i pagamenti.

Mohamed El Farhane, marocchino 24 anni, e il suo connazionale Taoufik Haidar, 43 anni, gli operai irregolari Italia. erano sprovvisti di permesso di soggiorno in corso di validità e del contratto. Mohamed El Farhane avrebbe presentato una domanda internazionale di protezione che gli sarebbe stata rifiutata,

Luigi Coclite era specializzato nel lavoro con il calcestruzzo e nella gestione delle betoniere, lavorava in proprio. Lascia due figli, Lucrezia e Alessio, rispettivamente di 18 e 22 anni, che vivono a Vicarello con la madre Simona. Viene descritto da chi lo conosce come una persona forte e gentile.

«Si muore di lavoro con stipendi da fame – è dell’avviso anche Paolo Fantappié, segretario generale Uil Toscana –. Ormai le aziende che vincono gli appalti altro non fanno che organizzare il lavoro, al massimo ne svolgono il 5 per cento, per il resto subappaltano a una rete di ditte. Subappalto equivale a sfruttamento, ed è spesso il comune denominatore delle stragi sul lavoro».

L'azienda committente e la ditta appaltatrice del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze sono le stesse degli incidenti avvenuti nel cantiere di un altro supermercato del gruppo lombardo della Gdo a Genova, nella zona di San Benigno avvenuto il 10 febbraio 2023 in cui tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio a uso della nuova Esselunga: la Villata spa, l'immobiliare partecipata al 100% da Esselunga, e Aep, attività edilizie pavesi, con sede a Pieve del Cairo (Pavia).

pc 17 febbraio - Siete voi, grandi padroni, governo, i responsabili/assassini degli operai morti a Firenze!

Quattro, e forse ancora di più, al momento non è stato trovato sotto le macerie un altro operaio, sono i morti, i nostri morti operai uccisi nel megacantiere di Firenze, e almeno tre lavoratori sono gravemente feriti.

Una strage di classe! 

La nostra rabbia, dolore, la nostra solidarietà agli operai, alle loro famiglie. 

Respingiamo con sdegno l'ipocrisia che i responsabili di questi assassinii stanno mettendo in scena: La Esselunga, il cui presidente ieri ha dichiarato: "In segno di lutto nel pomeriggio i negozi Esselunga della città di Firenze verranno chiusi"; La Meloni la cui "coscienza" le fa proclamare "un minuto di silenzio".

I padroni fanno profitti sul sangue degli operai, sul loro sfruttamento, utilizzando lavoratori trasfertisti, alcuni immigrati! Tagliano la sicurezza, risparmiano sui materiali, sui tempi di realizzazione delle strutture, sulle verifiche. Nel megacantiere vi erano ben 30 ditte in subappalto; la società committente è Villata spa è di proprietà proprio di Esselunga e il suo presidente è l'ex Ministro Alfano (dove era andato a finire? qualcuno si chiedeva... Ecco dopo gli incassi da ministro era andato a fare profitti negli appalti)

Il governo Meloni con la riforma del Codice degli appalti ha dato via libera ai subappalti, agli affidamenti dei lavori anche senza gara, "via libera" alle ditte che per fare più utili tagliano i costi della sicurezza, dei contratti, dei diritti dei lavoratori; tagli che soprattutto nei cantieri edili significano infortuni, morti. Quindi di che parla la "ministra dei consulenti aziendali" quando con "profondo

cordoglio" annuncia ulteriori interventi? Dovremmo dire: meglio che questo governo sta fermo..., perchè ogni suo provvedimento è un peggioramento per i lavoratori.

E non lo diciamo tanto per dire. Ora si annunciano i grandi lavori per la realizzazione di interventi infrastrutturali per il G7 in Puglia a giugno e si scrive: "Proprio ieri il commissario straordinario per i lavori per il G7, Fulvio Maria Soccodato, era in prefettura a Bari per fare il punto della situazione. Tempi particolarmente stretti hanno indotto il governo ad optare per appalti senza gara...". (Quotidiano di Puglia del 16/e). Che significherà lo possiamo ben immaginare: lavori fatti da ditte ammanigliate con personaggi politici e istituzionali, al di là delle competenze, subappalti affidati in fretta e furia senza alcun controllo preventivo, lavoratori usati come "carne da macello", ecc. ecc. In una situazione in cui saranno blindate intere città (Brindisi, Bari, ecc.) e quindi i controlli, gli interventi dei sindacati saranno impediti al massimo.

ALTRI OPERAI MORTI? MALEDETTI ASSASSINI!

Massimo sostegno a scioperi, mobilitazioni, ma di chi, i sindacati di base, di classe, lottano ogni giorno per la sicurezza, per i diritti dei lavoratori e vengono per questo repressi; non alle dichiarazioni di chi, i vertici dei sindacati confederali, si ricordano della sicurezza dopo che gli operai muoiono, e negli altri giorni collaborano con le aziende o sono assenti (nel mega cantiere di Esselunga quali interventi sindacali vi erano stati, stavano gli Rls, i delegati?)


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