Il Processo d'appello "Ambiente svenduto" di Taranto parte male - un primo segnale negativo anche per il futuro?
Lo Slai Cobas e le parti civili da esso organizzate esprimono una valutazione nettamente negativa dell'udienza di ieri al processo "Ambiente svenduto".
Con un'ordinanza il
presidente della Corte d'appello, Giud. Del Coco, ha sospeso
l'esecutività della provvisionale stabilita per tutte le parti
civili dalla sentenza di primo grado - aderendo alla richiesta dei
legali degli imputati fatta nell'udienza del 19/4.
Una
decisione, tra l'altro improvvisa, che ci si aspettava che,
comunque, come aveva detto nella prima udienza lo stesso Giudice,
doveva essere parte delle decisioni dell'ultima udienza di questa
fase, quella del 12 luglio. Una decisione che ha anche sottratto
agli avvocati di parte civile e ai PM la necessaria e normale replica
su questa richiesta di sospensiva da parte dei legali degli
imputati
Questa ordinanza è stata chiaramente accolta con
sorrisi e soddisfazione dai legali degli imputati. Di fatto essa è
stata un primo segnale positivo verso la difesa degli
imputati, e invece uno schiaffo ai tantissimi lavoratori, Ilva,
cimiteriali, abitanti dei quartieri inquinati a cui così viene
negato anche quel primo risarcimento. E rappresenta oggettivamente
una prima messa in discussione della sentenza di primo grado.
Perchè questa fretta, e questa decisione? Così
oggettivamente si è condizionato, indirizzato in un senso pro
difesa imputati e anti sentenza di primo grado il processo. D'altra
parte l'ordinanza non si è limitata a sospendere l'esecutività
della provvisionale, l'ha motivata ampiamente con argomentazioni che
entrano nel merito e contestano le decisioni della sentenza
precedente. Quindi si è già cominciato a demolire quella sentenza.
Che succederà sulle condanne stabilite in 1° grado?
La provvisionale è normale per legge a fronte di processi grossi,
che riguardano tante persone, e lunghi - e mai un processo è stato e
sarà grande e lungo come questo di "Ambiente svenduto" -
La decisione invece di fare un'ordinanza contraria, a premessa
della seconda udienza è una "novità" processuale; quindi
oggettivamente un segnale negativo anche per il futuro, per la
giustizia che chiedono operai e popolazione di Taranto.
Lo
Slai Cobas aveva detto nel presidio del 19 aprile
all'esterno del Tribunale: "Giustizia e risarcimenti", e
già la risposta della Corte è niente per ora risarcimenti, neanche
quelli minimi della provvisionale, a lavoratori, cittadini che
aspettano dal 2014 che la Magistratura dia "giustizia".
Pesa
poi pesantemente da ieri l'azione dei legali degli imputati di
chiedere ancora una volta di spostare il processo da Taranto a
Potenza. 3 lunghi interventi degli avvocati hanno riproposto questa
assurda richiesta, già respinta due volte nel precedente
processo.
Questo avvio negativo dell'appello, rende
ancora più necessario che questo processo non venga lasciato
nelle mani di giudici, avvocati; si sta parlando di centinaia e
centinaia di vite di lavoratori, cittadini, bambini, assassinati dai
padroni e loro complici politici, istituzionali, si sta parlando
della futura difesa della salute, ambiente. E non devono poter
decidere contro e sulla testa di operai, cittadini, donne,
bambini.
Facciamo appello a tutti ad essere presenti
nelle prossime udienze. Questo processo è pubblico e deve rimanere
pubblico. Il pubblico deve poter entrare anche in aula. Il divieto
attuale è inopportuno, illegittimo!
Lo Slai Cobas e i suoi avvocati faranno già dalla prossima settimana un'istanza alla Corte d'appello perchè il pubblico possa entrare e/o comunque seguire il processo.
Slai Cobas per il sindacato di classe
Parti civili del processo "Ambiente svenduto"
TA. 18.5.24
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