stralci da Operai Contro
Sono i parenti dei 5 operai uccisi a Brandizzo a gridare dalla rabbia: i responsabili della ditta che li aveva mandati allo sbaraglio sui binari si sono riciclati costituendo una nuova azienda che lavora ancora per le ferrovie italiane
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dirigenti della SIGIFER l’azienda esclusa dagli appalti di RFI
(Rete ferroviaria italiana) dello Stato, sotto inchiesta dopo il
disastro ferroviario che il 31 agosto scorso ha travolto e ucciso 5
operai sui binari a Brandizzo – questi dirigenti dicevamo –
ancora indagati dalla procura di Ivrea, si sono “autoassolti”
dalle proprie responsabilità in quella strage, e riciclati
costituendo una nuova azienda, la STARFER, di cui, anche in questa ne
sono i dirigenti.
Con 20mila euro (ventimila euro) versati come
capitale sociale, i dirigenti della nuova azienda, raggirano il fermo
avuto con quella vecchia, e tornano “slavati e ripuliti” nei sub
appalti di RFI.
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“E’
una vergogna di Stato. Non dovevano permettere tutto questo”. A
gridare giustamente allo scandalo, non sono i partiti impegnati
nell’evanescente passerella per le elezioni europee, e dalle
formali proteste sindacali, si dissociano Cisl e Uil che in nome
dell’occupazione hanno pure avallato l’operazione.
A farsi
sentire è l’incontenibile rabbia dei parenti dei 5 operai che sui
binari hanno lasciato la vita.
“Dov’è ora Matteo Salvini
che voleva chiarezza nei giorni successivi la disgrazia?” è lo
sgomento del fratello di Giuseppe Aversa 49 anni, uno dei 5 operai
morti sui binari.
“Non si può dare lavoro a chi ha ucciso 5
vite. Mi domando come possa un indagato prendere appalti pubblici”,
incalza Massimo Laganà, padre di Kevin che a 22 anni ha lasciato la
vita sui binari di Brandizzo. E ancora Laganà: “Siamo delusi dallo
Stato. Alle istituzioni non frega davvero nulla”. Rosalba Faraci
mamma di Michael Zanera morto a 34 anni sui binari di Brandizzo, si
domanda incredula: “Vorrei proprio capire come facciano a lavorare,
e sotto un altro nome” (essendo indagati come dirigenti nello
stesso lavoro ndr). Dello stesso tono le considerazioni di altri
parenti.
Evidentemente i dirigenti indagati della SIGIFER, hanno
avuto rassicurazioni da qualcuno del governo, che costituendo una
nuova azienda avrebbero indirettamente ottenuto di lavorare ancora
per i sub appalti.
Il ministro di pertinenza Salvini, con la
nidiata di governo è il primo responsabile. Lui è il “datore di
lavoro” degli appalti nelle ferrovie, lui ha voluto i subappalti a
cascata che ne discendono, nelle ferrovie e in tutti i settori, lui è
il responsabile di RFI in qualità di ministro dei Trasporti e
infrastrutture, lui che – non meno grave – riveste anche la
carica di vice presidente del Consiglio del governo Meloni.
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