Mirafiori, il via
alla ristrutturazionePartono le lettere che chiedono la cassa integrazione
straordinaria. Ma questa volta il "fermo" è per adeguare gli impianti in
vista dei nuovi modellidi DIEGO LONGHIN
Tra oggi e domani dal Lingotto partiranno le lettere per chiedere la nuova
cassa integrazione straordinaria per Mirafiori. Dopo Pomigliano e l'ex
Bertone, ora tocca al più vecchio stabilimento del gruppo, quello più volte
in bilico, quello che si dovrebbe salvare con due modelli, tra la fine del
2013 e del 2014.
Le missive che arriveranno da via Nizza alle sigle che hanno prima firmato l'accordo
per le Carrozzerie e poi il nuovo contratto Fiat apriranno una nuova fase.
Sempre di cassa integrazione si tratta per le tute blu di corso Agnelli, ma
in questo caso l'obiettivo è diverso: non per far fronte ai cali di
produzione e al tonfo sul mercato, ma per ristrutturare gli impianti in
vista dei nuovi modelli.
È il momento della verità per Mirafiori. Tanto che i sindacati del «sì»,
FimCisl, UilUilm e Ugl, all'accordo mettono le mani avanti e considerano
questo passo come una svolta importante: "Nei prossimi giorni ci
incontreremo con Fiat per definire l'avvio della cassa integrazione
straordinaria per ristrutturazione, questo è il primo passo concreto verso
la realizzazione dell'investimento a Mirafiori per la sua rinascita
produttiva", sottolinea il segretario della FimCisl di Torino, Claudio
Chiarle.
Passare dalla cassa per crisi aziendale a quella per ristrutturazione
significa che il Lingotto è vincolato ad un investimento da dimostrare e
confermare al ministero del Lavoro, compresi i piani formativi per gli oltre
5 mila addetti delle Carrozzerie. "Esattamente come è avvenuto per la ex
Bertone, per Pomigliano e - aggiunge il leader dei metalmeccanici Cisl -
esattamente come non è avvenuto da parte della Famiglia Rossignolo su De
Tomaso".
Insomma, per i sindacati del «sì» è il momento in cui si metterà tutto nero
su bianco, entro la fine di marzo, se non prima. "Così come nei verbali
degli altri accordi saranno inseriti i modelli, i relativi investimenti e la
tempistica reale", dice Chiarle.
L'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha annunciato per
Torino due modelli: il minisuv a marchio Alfa e poi la Jeep. E la Cisl
avanza un'ipotesi di data di inizio lavori per ristrutturare Mirafiori:
giugno 2012. "Data in cui si sancirà la sconfitta dei sindacalisti tuttologi
che non hanno mai creduto nella possibilità di ripresa". Quanto durerà la
cassa? "Da 12 a 24 mesi".
La lettera arriverà anche alla Fiom, che parteciperà alla trattativa: "Non
crediamo più negli atti di fede - dice Giorgio Airaudo, responsabile auto
della Fiom - se viene richiesta della nuova cassa integrazione straordinaria
la precedente è stata sprecata. Così si coprono i ritardi, in parte
giustificati dal mercato, ma dovuti anche alle false promesse dell'azienda.
A Mirafiori dovrebbero essere già al lavoro. A Fiat chiederemo le massime
garanzie e, se ci saranno, non avremo difficoltà a firmare l'accordo di
cassa".
(05 marzo 2012) © Riproduzione riservata
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