comunicato usb
Anche gli ultimi atti confermano quanto il governo Monti sia distante dai
lavoratori e
come voglia approfittare della crisi per cancellare le residue tutele del
mondo del lavoro,
sopravvissute al furore antioperaio di Berlusconi e dell'ex ministro
Sacconi.
Oggi, dopo varie leggi come quelle Treu, Biagi, il collegato lavoro,l'art. 8
della finanziaria
bis del 2011, ed accordi scellerati come quello del 28 giugno tra Cgil Cisl
Uil e
Confindustria, dopo i ripetuti peggioramenti al sistema pensionistico, è la
volta dell'art.18
dello statuto dei lavoratori, della cassa integrazione e della mobilità.
L'attacco a questi strumenti di difesa dei lavoratori dalle rappresaglie
padronali e dalle
crisi aziendali rende del tutto evidente che il filo conduttore della pseudo
trattativa sugli
ammortizzatori sociali non verte su reali questioni economiche, non vuole
estenderli a chi
ne è privo, ma è finalizzata a sbaragliare le ultime tutele del mondo del
lavoro.
E' questo il senso della volontà di manomettere l'art. 18 o di sopprimere la
cassa
integrazione straordinaria, peraltro pagata interamente con i contributi che
versano i
lavoratori e le imprese industriali e, poi, la mobilità.
L'obiettivo quindi è la soppressione della possibilità di essere reintegrato
sul posto di
lavoro, che è l'elemento centrale dell'art. 18, così come la soppressione
della cigs ha
come scopo quello di recidere il rapporto di lavoro tra l'azienda e il
lavoratore al primo
colpo di tosse dell'azienda.
In ambedue i casi si tratta di tutele fondamentali per i lavoratori e che
non hanno costi
per lo Stato. E' quindi assolutamente falso che con l'eliminazione di questi
due istituti si
libereranno risorse economiche per allargare a tutti gli ammortizzatori
sociali. Come è
falso che la colpa della crisi occupazionale sia determinata dall'art.18.
Insomma, invece di colpire le rendite finanziarie ed i grandi patrimoni per
finanziare un
sistema di welfare allargato a chi oggi ne è privo , invece di dotare di
risorse e di organici
adeguati gli organi ispettivi dell'INPS, dell'INAIL, delle ASL, degli
ispettorati del lavoro,
ovvero gli unici in grado di recuperare seriamente evasione ed elusione
contributiva e
fiscale, si preferiscono le sceneggiate mediatiche degli scontrini fiscali
che sono una
goccia nel mare dell'evasione, prospettando un sistema di ammortizzatori
sociali costruito
sulla base di contributi individuali, sul modello del "si salvi chi può!".
CONTRO LE MANOVRE DEL GOVERNO MONTI, PER UN ALTRO MODELLO DI SVILUPPO
L'USB LAVORO PRIVATO PROCLAMA PER IL GIORNO
9 MARZO 2012
UNO SCIOPERO GENERALE DEI METALMECCANICI
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