mercoledì 28 marzo 2012

A PROPOSITO DELLA MANIFESTAZIONE DI LUNEDI' 26 DELL'ILVA.

Lo Slai cobas per il sindacato di classe Ilva di Taranto non ha partecipato 
oggi alla
manifestazione indetta dai sindacati confederali sotto la Prefettura sulla
questione ambiente/lavoro, e di fatto per contrastare l'inchiesta in corso
da parte della magistratura contro l'ILva per l'inquinamento.
La ragione è che non aderiamo alle manifestazioni organizzate sulla linea e
posizioni dell’azienda (basta vedere il testo del documento presentato al
prefetto), per il tramite dei capi e sindacalisti compiacenti che vogliono
portare gli operai al carro degli interessi e dei profitti di padron Riva,
agitando lo spettro della chiusura dell’ilva.
Non ci sarà alcuna chiusura dell'Ilva, nè tantomeno noi la vorremmo. Chi lo
dice vuole solo fare dello stupido allarmismo, per non dire una cosa
semplice: che Riva deve attuare tutte le norme di sicurezza e di tutela
ambientale e deve pagare per i gravi danni ambientali, di salute, per le
morti da inquinamento (oltre che quelli per infortuni) che colpiscono prima
di tutto gli operai che stanno in questa fabbrica la maggior parte della
loro vita, tra cui tanti abitano nei quartieri più inquinati, come Tamburi;
che gli investimenti che l'Ilva fa sono una goccia nel mare di una disastro
ambientale che ha portato Taranto a record nazionali di morti e malati
dentro e fuori la fabbrica.
Si vogliono creare artatamente contrasti e contrapposizioni con giovani,
cittadini e ambientalisti e fermare le  inchieste della magistratura. E’ un
lavoro sporco che va isolato e respinto in fabbrica e in città.
Dobbiamo unire la lotta vera per il lavoro a quella della sicurezza, salute
e ambiente in un fronte unito di operai, giovani, cittadini e ambientalisti.
E' possibile mantenere il lavoro e nello stesso tempo non ammalarsi per il
lavoro. E' possibile se al primo posto c'è la vita degli operai e delle
persone e non il profitto a tutti i costi e comunque costi.
L’ilva non si chiude e non deve chiudere, ma Riva deve pagare i danni in
sicurezza e salute agli operai e alla città. Perchè a taranto non ci può
essere un processo come quello avvenuto recentemente a Torino alla Eternit
per l’amianto?

Slai cobas per il sindacato di classe ILVA
Taranto

26.3.12 

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