l'abbiamo già gridato forte in questi mesi ma continueremo a
farlo e a lottare al fianco di Mimma e delle lavoratrici in lotta al
Policlinico di Palermo.
Dopo una prima sanzione disciplinare a Mimma, lavoratrice che guida il
Cobas, i
dirigenti del Policlinico hanno emesso a suo danno un'altra grave sanzione
di
due mesi di sospensione dal lavoro senza stipendio.
Una vera e propria persecuzione repressiva da parte dei dirigenti
del Policlinico che, supportati in modo schifoso e servile dai sindacati
confederali, non accettano che ci possano essere lavoratrici combattive e
determinate nel portare avanti la lotta contro una condizione lavorativa che
peggiora di giorno in giorno fatta di tagli alle risorse e di conseguenza ai
posti di lavoro, di ritmi lavorativi sempre più pesanti, di strutture sempre
più allo sbando dove in alcuni casi si lavora al limite della condizioni di
sicurezza e di igiene previste dalla legge (che diventa vera e propria carta
straccia in diversi raparti!), di negazione di compensi che alle lavoratrici
spettano da anni... a tutto ciò si aggiunge un'odiosa arroganza maschilista
della dirigenza, incarnata soprattutto dal Direttore Generale La Rocca, nel
tentare di mettere a tacere Mimma, non solo delegata ma anche e soprattutto
DONNA
! e le altre lavoratrici che lottano insieme a lei..........
Siamo di fronte ad un altro chiaro caso di come le donne in questo e
per questo sistema devono essere vittime di discriminazione, ingiustizia,
doppia oppressione…
NOI NON CI STIAMO!!! La doppia lotta
di Mimma e delle lavoratrici del Policlinico è anche la nostra lotta che sta
invece dimostrando che ribellarsi è giusto e
possibile.
Per questo scenderemo in protesta domani, Lunedì 21 maggio dalle ore 10,00,
davanti al direzione del Policlinico per continuare nella denuncia e nella
lotta
LAVORATRICI
SCUOLA, PRECARIE COOP SOCIALI, DISOCCUPATE SLAI COBAS PER IL S.C. PALERMO
*****
di seguito il volantino del Cobas Policlinico
Policlinico Palermo
Il direttore generale, con un’ennesima sanzione disciplinare, tenta
ancora una volta di intimidire la dirigente del COBAS e componente RSU, ma
senza alcuna speranza, non ha ancora capito che
la repressione
alimenta la ribellione!
Nonostante la dirigente del Cobas avesse già preso
servizio presso l’Ufficio Accettazione, il direttore generale, facendo
riferimento sempre alla disposizione di trasferimento del 21 aprile 2011, le
ha
irrogato un’altra sanzione disciplinare, che prevede la sospensione dal
servizio per ben due mesi (maggio-giugno), senza retribuzione.
Il tutto nella speranza di poter fermare la
battaglia che la “RIBELLE” unitamente alle lavoratrici e ai lavoratori dello
SLAI COBAS sta portando avanti da tempo, in difesa dei sacrosanti diritti
dei
dipendenti.
Ma a questo punto ci sorge un dubbio: il
manager ci è o ci fa?
Innanzitutto
deve sapere che, per legge, non può essere irrogata due volte una sanzione
per
la stessa ragione, nell’arco di due anni (si veda anche sentenza di
cassazione
n. 1062 del 25.01.2012); in secondo luogo, avrebbe dovuto capire che “non c’è
trippa per i gatti...”, perché la lotta per i diritti non si può
arrestare!
A maggior ragione se è scatenata dalle donne. E
non saranno di certo delle sanzioni disciplinari, per quanto pesanti possano
essere, che potranno far paura a chi della difesa fino in fondo degli
interessi
e della dignità della classe lavoratrice, ne ha fatto una scelta di
vita!
Tanto che, mentre l’ing. La Rocca se la rideva…
convinto di avere colpito duro, è stato denunciato alla procura (art. 590
codice penale), per mobbing, demansionamento, violazione della legge sulla
salute e sicurezza, lesioni della salute, denuncia per la quale vi è in
corso
un’inchiesta.
Sono stati fatti anche altri esposti da parte
dello SLAI COBAS, tra cui quello contro il mobbing e la devastazione della
salute di alcune lavoratrici;quello ai NAS per la grave carenza
igienico-sanitaria e assistenziale; quello alla corte dei conti per
verificare
se tutti gli incarichi esterni, che noi paghiamo, siano legali.
Non
sono le lavoratrici e i lavoratori e chi ne tutela davvero, con il cuore, i
diritti,che devono temere, bensì i loro aguzzini che,prima o poi,
smetteranno
di ridere…
La storia insegna che a furia di tirare, la corda
prima o poi si spezza… e le lavoratrici e i lavoratori sono davvero stanchi
di
vedersi calpestare e derubare costantemente ed impunemente, dai
manager/dittatori di turno, ci basta già il governo antipopolare e moderno
fascista di Monti!!!
Le
lavoratrici e i lavoratori dello SLAI Cobas
ringraziano sentitamente tutti coloro che , in questi giorni,hanno
rinnovato la propria solidarietà alla lavoratrice perseguitata, e
comunicano loro che, nei prossimi giorni,
ci saranno anche delle iniziative di lotta a sostegno della stessa e contro
lo
strapotere e l’arroganza dei vertici aziendali.
Lavoratrici/Lavoratori SLAI COBAS per il sindacato di
classe-Policlinico Pa, 18.05.2012
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