Questa mattina lavoratrici, operai, disoccupate e disoccupati, precari dello
Slai cobas per il sindacato di classe di taranto hanno per tutta la
mattinata presidiato in maniera molto rumorosa, e con striscioni, comizi;
Equitalia,l'intera stradina dove sono gli uffici è risultata bloccata per
ore e anche in alcuni momenti il traffico nelle strade laterali. Per circa
due ore poi è risultata anche bloccata concretamente l'attività all'interno
di Equitalia, con un gruppo di lavoratori, disoccupati dello slai cobas che
è entrato nell'anticamera del palazzo di Equitalia; polizia, carabinieri
schierati in forze hanno impedito che una parte dei lavoratori, disoccupate
entrasse negli uffici, ma di fatto per 2 ore nessuno poteva nè entrare nè
uscire normalmente da Equitalia, con dirigenti che scendevano dai piani
alti, dipendenti che guardavano preoccupati il presidio, e altre forze
dell'ordine e camionette della polizia che arrivavano in numeri al solito
assurdi...
Ma questo "scontato" tentativo di reprimere il presidio, di minacciare
denunce in particolare alle donne, le più combattive e in prima fila nel
blocco delle entrate degli uffici, non solo non aveva alcun effetto, ma
aumentava la rabbia e ribellione.
Stop ad Equitalia società strozzina e parassita! Moratoria subito sui
pagamenti di lavoratori, disoccupati, precari, pensionati! "Complici di
assassinii!", con riferimento ai numerosi suicidi da bollette
Queste sono state le parole d'ordini principali, insieme ad una continua
denuncia della illegalità di Equitalia, dello Stato dei padroni e contro i
proletari, del vampiro Governo Monti che proprio oggi ha deciso
provvedimenti a favore delle grandi aziende, mentre continua imperterrito a
scaricare tasse, carovita, tagli sulle spalle di lavoratori, disoccupati.
Anche oggi Equitalia, aveva negato ad un cittadino lavoratore una
rateizzazione di 50 euro al mese!
Abbiamo portato cartelle di pagamento arrivate a disoccupati di 4000 euro!
Dopo questo lungo presidio e blocco si è fatto un incontro tra una
rappresentanza di operai, lavoratrici, disoccupate e il direttore regionale
di Equitalia. Ma di fatto non è stato un incontro. Non avevamo da ascoltare
le loro giustificazioni da scaricabarile o le loro spiegazioni tecniche (che
però grondano lacrime e sangue), ma solo da dire le nostre richieste "non
trattabili": nel continuare la battaglia, che è interna alla mobilitazione
nazionale nelle altre città, perchè , vogliamo, subito - abbiamo
comunicato - il blocco delle cartelle di pagamenti in preparazione e di
quelle già emesse per lavoratori a basso reddito, precari, disoccupati,
pensionati, vogliamo la revoca del servizio da parte del Comune di Taranto.
non è che l'inizio, quella partita è una lotta prolungata fino a risultati
concreti.
su youtube video dll'iniziativa
http://www.youtube.com/watch?v=bVGXixFCAu0&feature=em-share_video_user
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