lunedì 7 maggio 2012

pubblico impiego: via libera a licenziamenti, tagli , mobilità

Si è svolto il 3 maggio pomeriggio alla Funzione pubblica il tavolo tecnico 
per la definizione di un protocollo che costituisce il quadro entro il quale 
si muoverà il disegno di legge delega di riforma complessiva del settore 
pubblico, che tra l'altro conterrà anche i principi contenuti nel Ddl di 
riforma del mercato del lavoro in norme adattate al pubblico impiego.

L'incontro tecnico si è presto trasformato, grazie alla determinazione della 
delegazione trattante USB, in un tavolo politico. Il Ministro della Funzione 
Pubblica è stato infatti .......
obbligato a partecipare all'incontro e a scoprire 
le carte per quanto riguarda le reali intenzioni in merito alla riforma del 
lavoro nella Pubblica Amministrazione. Rispondendo alle nostre 
considerazioni, Patroni Griffi ha ammesso che il protocollo rappresenta il 
tentativo di limitare i danni prodotti dalla riforma del mercato del lavoro 
del Ministro Fornero e dagli effetti della spending review.

In serata l'incontro si è concluso con l'accettazione da parte di tutti i 
sindacati, CGIL compresa, di un accordo che, di fatto, riproponendo il ruolo 
di cogestione del sindacato concertativo, dà il via libera al governo Monti 
in materia di:

 tagli alla spesa- "gli interventi preannunciati in tema di spending 
review debbono rappresentare un'occasione per superare l'approccio 
finanziario e ragionieristico della spesa pubblica ed avviare un processo di 
modernizzazione dell'amministrazione pubblica attraverso un'attività di 
profonda razionalizzazione"

 mobilità- "il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in tutte le 
fasi dei processi di mobilità collettiva ." e ancora " collegare ai processi 
di mobilità percorsi di qualificazione e formazione professionale, 
coinvolgendo le organizzazioni sindacali, per garantire la funzionalità e la 
qualità del lavoro nell'amministrazione di destinazione"

  licenziamenti- "rafforzare i doveri disciplinari dei dipendenti, 
prevedendo al contempo garanzie di stabilità in caso di licenziamento 
illegittimo" secondo il medesimo impianto del lavoro nelle imprese 
private.

 accettazione supina del principio della valutazione della performance 
attraverso- "meccanismi atti ad assicurare la retribuzione differenziata in 
relazione ai risultati conseguiti"

 rafforzamento del ruolo della dirigenza- "si devono rafforzare il ruolo 
e le funzioni e le responsabilità dei dirigenti"

Nessun cenno al blocco dei contratti, al blocco del turn over, alla 
stabilizzazione dei precari.

Il protocollo verrà siglato nei prossimi giorni, ma già leggiamo sui 
comunicati la rivendicazione da parte sindacale della riappropriazione di un 
ruolo all'interno della contrattazione. E su questo non possiamo smentirli: 
IL SINDACATO CONCERTATIVO SI E' RIAPPROPRIATO DI UN RUOLO. PER COGESTIRE I 
PROCESSI CHE RIGUARDERANNO TAGLI, ESUBERI E LICENZIAMENTI NEL PUBBLICO 
IMPIEGO.

Un ruolo già fallito nella stessa giornata di ieri con la decisione del 
Ministero della Difesa di decretare i primi 10.000 esuberi tra il personale 
civile. Ma già si parla di 24.000 probabili mobilitati.

Per il resto basta leggere la direttiva sulla spending review per avere 
certezza su quale sarà il futuro della Pubblica Amministrazione da qui a 
pochi mesi.

UN FUTURO CHE PUO' ESSERE MODIFICATO SOLO ATTRAVERSO LA MOBILITAZIONE E LA 
LOTTA DEI LAVORATORI, NON ATTRAVERSO LA COGESTIONE DELLO SMANTELLAMENTO, 
RESPINGENDO LA POLITICA DEI TAGLI, DEGLI ESUBERI E DEI LICENZIAMENTI MA 
RIVENDICANDO ASSUNZIONI, RISORSE, CONTRATTI.

Su questi temi USB ha indetto L'ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE RSU E DEI DELEGATI 
IL 18 MAGGIO A ROMA.

Un appuntamento importante da cui far partire la mobilitazione sui territori 
e nei posti di lavoro per contrastare un disegno ormai chiaro: ridurre la 
spesa pubblica, licenziare precari e lavoratori pubblici, assestare il colpo 
finale al welfare del nostro Paese.


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