venerdì 16 novembre 2012

ILVA : una giornata di sciopero, di lotta, ma anche di rabbia protesta organizzazione



uno sciopero immediato indetto da fim-fiom uilm fino alle 7 di domattina..
con adesione dello slai cobas per il sindacato di classe
ma i sindacalisti non si presentano alle portinerie, gli operai del comitato
cittadino liberi e pensanti protestano sotto la prefettura e al secondo
turno alle portinerie a incitare allo sciopero - così come fa lo slai
cobas - buona riuscita sopratutto al mof e alla portineria D, un po'meno
altrove, ma molte e concitate discussioni - in serata presidio-assedio di un
centinaio di operai alla sede di fim-fiom-uilm difesa da digos e polizia con
momenti di tensione
assemblea improvvisata con discussione sul da farsi
la lotta continua domani con un presidio operaio di massa per fare appello a
tutti gli operai a uno sciopero autorganizzato per i prossimi giorni

cordoglio degli amici sulla bacheca Facebook di Claudio Marsella, l'operaio
morto nello stabilimento Ilva mentre stava lavorando nell'area della
ferrovia. Tra i ricordi, anche quello dei colleghi: "Non eri solo un
collega, un grande amico. Per me eri come un fratello con cui mi confidavo
con cui condividevo gioie e dolori quando ci si Incontrava a cambio turno".
Così scrive un compagno di lavoro del ragazzo di 29 anni, nel giorno in cui
la "fabbrica del veleni" sott'accusa per disastro ambientale conosce una
nuova tragedia -
il volantino- manifesto dello slai cobas per il sindacato di classe
un giovane operaio è morto -basta morti in fabbrica e in città- lotta a
fondo e fino alla fine per un lavoro sicuro e una vita salvaguardata e
tutelata !

il volantino dello slai cobas

lo slai cobas per il sindacato di classe ilva taranto esprime dolore e
rabbia per la morte di  Claudio Masella un giovane operaio di 29 anni,
originario di mesagne ma residente a oria, rimasto schiacciato durante le
operazioni di aggancio di un carro ferroviario, esprimiamo le nostre
condoglianze alla famiglia e il fermo impegno per mettere fine a questa
strage senza fine

la morte di un altro giovane operaio al MOF conferma ancora una volta come
all'ilva la sicurezza non è tutelata e che la vita degli operai è
constantemente a rischio,

ora erano circa tre anni che in fabbrica non vi erano stati morti e questo
poteva far pensare che c'era stato un miglioramento

lo slai cobas per il sindacato di classe, non aveva mai smesso di denunciare
le condizioni di rischio e insicurezza che permanevano e che erano
costantemente riproposte da esplosioni, incendi e ad altri fatti quotidiani
in fabbrica

sono anni che proponiamo una postazione fissa e permanente in fabbrica di
Ispettorato del Lavoro e asl, che possa funzionare da deterenza e stimolo
all'azienda a osservare strettamente le norme, che possa essere un
riferimento quotidiano per operai e delegati che vogliamo denunciare fatti e
circostanze, che possa essere un pronto intervento quando questo avviene

lo slai cobas per il sindacato di classe ha proposto di aumentare i poteri
degli rls, di farli eleggere non su liste sindacali, ma con libertà dei
lavoratori in cui tutti fossero elettori ed eletti

lo slai cobas per il sindacato di classe si è esposto e ha denunciato 'Riva
assassino' e subendo un processo per questo

sindacati confederali e istituzioni ci  hanno lasciato soli in questa
battaglia anzi palombella e fiusco hanno denunciato noi invece che
l'azienda..gli operai non hanno avuto la forza e il coraggio di ribellarsi e
imporre in fabbrica la presenza attiva e forte dello slai cobas nonostante
gli ostacoli posti da azienda e sindacati confederali

ora però quello che serve e fare ora quello che non si è fatto in questi
anni e farlo subito sulla sicurezza come sulla messa a norma dello
stabilimento, come sugli interessi di classe degli operai cambio
tuta,contratto siderurgico ecc.


quello che stiamo proponendo è uno sciopero generale all'ilva di tutti gli
operaida farsi in questo meseuno sciopero autorganizzato a cui i sindacati
che vogliano aderiscano , uno sciopero senza soluzione di continuità fino a
fatti e risultati concreti e che porti gli operai alla testa della lotta di
tutta la città non per chiudere la fabbrica ma per mantenerla aperta, ma per
un lavoro sicuro e una fabbrica risanata contro RIVA e i suoi uomini e che
metta fine al maledetto collaborazionismo sindacale e all'aziendalismo che
ora si dimostrano un cancro e un danno che produce

morte in fabbrica e fuori e che compromette la vita futura della fabbrica e
del lavoro


slai cobas per il sindacato di classe

via rintone 22 taranto

cobasta@libero.it

347-5301704

30 ottobre 2012

Pubblicato da tarantocontro a 13:02 Nessun commento:

Riva assassino ! ancora un giovane operaio Ilva muore al porto

tutte le organizzazioni sindacali hanno indetto

lo sciopero da questa mattina fino alle 7 di domattina

lo slai cobas per il sindacato di classe da giorni propone

lo sciopero generale  per difendere la sicurezza sul posto di lavoro e

la salute in fabbrica e in città contro padron riva e lo stato dei padroni


la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro ha deciso

un convegno nazionale sull'ilva a taranto il 7 dicembre





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