TA. 9.10.2013
Al Ministro del Lavoro, Prof. Enrico Giovannini
via V. Veneto, 56
ROMA
OGGETTO – richiesta di incontro per VENERDI' 18 OTTOBRE
Illustre Sig. Ministro,
Lei è ben a conoscenza dell'emergenza lavoro, nel Sud in particolare, che investe centinaia di migliaia di disoccupati, precari, lavoratori che hanno perso il lavoro, a cui si aggiungono lavoratori ultraprecari soprattutto negli appalti pubblici che hanno occupazioni ridotte a pochi mesi, addirittura settimane e con orari da vergogna anche di 45 minuti di lavoro al giorno (in contrasto con ogni CCNL e con i principi dell'art. 36 della Costituzione).
Noi, in particolare negli ultimi tre anni, siamo testimoni del grande disagio che la mancanza di lavoro ha provocato per tante persone e tante famiglie, in città di trincea, quali Napoli, Taranto e Palermo. Soprattutto in queste ultime due città noi come organizzazione sindacale di base abbiamo cercato di trasformare questo grande disagio in lotta organizzata e collettiva.
Lo abbiamo fatto in uno spirito costruttivo di stimolo e di soluzione dei problemi, trovando un'interlocuzione a livello di Istituzioni locali. Ma non solo. Nel periodo in cui vi è stato il governo Prodi, questa interlocuzione per la città di Taranto è arrivata nelle stanze del governo centrale, realizzando momenti di confronto con l'allora sottosegretario E. Letta e con il Consigliere economico della Presidenza del Consiglio, Dr. Boccia, che permisero di trovare una soluzione alle vertenze originate dal dissesto di Taranto.
Vogliamo riprendere quello spirito e quel confronto costruttivo con l'attuale governo, rappresentato appunto dal Pres. Letta, e con Lei personalmente.
Sono cinque i temi principali su cui chiediamo il Suo particolare interessamento.
Primo, chiediamo che al problema sempre più vasto delle fabbriche in crisi (che spesso non sono affatto in crisi, ma chiudono per cercare lidi più convenienti) non si risponda solo con ammortizzatori sociali, ma con una RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO A PARITA' DI SALARIO, alternativa ai Contratti di solidarietà; in questo caso l'intervento dell'Inps potrebbe coprire non le ore di “solidarietà” bensì la riduzione d'orario per mantenere il salario degli operai al 100%
Secondo, per i disoccupati, in particolare al Sud, occorre un intervento legislativo che porti subito all'occupazione di centinaia di migliaia di disoccupati – un esempio che vogliamo ricordare è in questo senso la Legge n.285 del 1.6.1977. Ci sono settori di attività assolutamente necessari che devono creare occupazione. Parliamo di un PIANO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA 'PORTA A PORTA' all'interno della questione più generale del ciclo dei rifiuti, che coniughi lavoro-ambiente; insieme ad un piano di SOSTEGNO ALLE BONIFICHE AMBIENTALI per farne una risorsa lavorativa, in città in cui essa assume anche un significato di risarcimento sociale, a fronte del pesante inquinamento che ha provocato e provoca tuttora tante vittime, malattie professionali, degrado territoriale (vedi Taranto).
Nello stesso tempo chiediamo – come accade nella maggiorparte dei paesi europei – nelle more di attività lavorative, l'istituzione anche in Italia del SALARIO MINIMO GARANTITO per i disoccupati e coloro che hanno una difficile ricollocazione lavorativa. Questo potrebbe coniugarsi ad un piano di FORMAZIONE FINALIZZATA AL LAVORO e di LAVORI SOCIALMENTE UTILI.
Terzo, chiediamo che negli appalti pubblici, da un lato sia posto un LIMITE AL ”MASSIMO RIBASSO”, dall'altro si ponga nei capitolati di appalto una CLAUSOLA SOCIALE che obblighi le ditte vincitrici ad assumere dal bacino dei disoccupati della realtà in cui si svolgono i lavori e al rispetto dei CCNL.
Per questo, come Slai cobas per il sindacato di classe LE CHIEDIAMO UN INCONTRO PER IL 18 OTTOBRE PRESSO IL SUO MINISTERO per confrontarci sui punti suddetti, per essere ascoltati e ascoltare.
Siamo certi della Sua disponibilità e attenzione, e restiamo in attesa di un Suo riscontro positivo e tempestivo.
Chiediamo questo incontro per il 18, non certo, ne ce lo permetteremmo, per fissarLe una data, ma semplicemente perchè in quella giornata saremo a Roma alla manifestazione nazionale indetta dai sindacati di base.
Può ben capire che per noi che veniamo da varie città, utilizzando fondi personali per partecipare a questo tipo di iniziative, non è facile venire a Roma frequentemente.
In attesa, Le porgiamo distinti saluti
per SLAI COBAS per il sindacato di classe
Margherita Calderazzi
per comunicazione:
via Rintone, 22 – 74100 Taranto
T/F 0994792086 – slai HYPERLINK "mailto:cobasta@libero.it"cobasta@gmail.com - 3475301704
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