martedì 22 ottobre 2013

LE 2 GRANDI GIORNATE DI ROMA


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LE 2 GRANDI GIORNATE DI ROMA

Non è che l'inizio... ma che sia un nuovo inizio.
E' giusto ribellarsi! Le idee di rivolta non sono mai morte!
Ma ora facciamo tutti ciò che è giusto e necessario per la rivolta
proletaria e popolare.
La rivoluzione è l'unica soluzione!
*****
Il 18 ottobre
50mila complessivamente hanno partecipato allo sciopero generale e alla
grande manifestazione di Roma, in cui il sindacalismo di base e di classe ha
detto innanzitutto
Basta con precarietà, attacchi ai salari, ai posti di lavoro, alle
condizioni di vita, ai diritti, imposti dai padroni, dai governi dell'Europa
del capitale che scaricano la crisi sulle masse in Italia come in tutta
Europa.
Basta coi sindacati confederali complici che servono i padroni e tolgono i
diritti ai lavoratori.
Basta con i partiti di questo parlamento che si riempiono le tasche dei
soldi dei cittadini e sono inamovibili, che pensano alle poltrone e al
potere, mantengono in piedi Berlusconi, e sono tutti contro i lavoratori e
le masse popolari.
Uno sciopero che ha espresso tutta la grande solidarietà proletaria agli
immigrati, affogati, uccisi, sfruttati, e ha rivendicato con forza quello
che con espressione infelice si chiama "un nuovo welfare" ma che vuol dire
riprendiamoci i diritti elementari messi in discussione: case, scuole,
sanità, reddito ai senza lavoro, la salute e il diritto alla vita in
territori inquinati e devastati; ha rivendicato la riduzione d'orario di
lavoro 'lavorare meno lavorare tutti', e ha chiamato alla lotta l'intero
mondo del lavoro.

Ora allo sciopero bisogna dare reale continuità, non come è successo tutte
le altre volte in cui la continuità è rimasta sulla carta e poi è cominciato
il solito tran-tran anche nei sindacati di base.
Dopo la manifestazione di Roma noi diciamo:
E ora sciopero per davvero!
E ora organizziamo e rafforziamo il sindacalismo di base e di classe nelle
fabbriche!
E ora una piattaforma reale, generale e particolare contro padroni e
governo!
E ora unità e patto di unità di azione del sindacalismo di base e di classe!
E ora contro la legge fascista sulle Rsu boicottaggio del sindacalismo
confederale e presentazione unitaria, là dove è possibile!
*****
Il 19 ottobre 100mila hanno invaso Roma e assediato i Palazzi del potere. Il
Ministero dell'Economia  è stato attaccato, quello delle Infrastrutture
presidiato, ma è tutto il potere statale e governativo che ha dovuto sentire
il grido e il "fiato sul collo" di proletari, senza casa, immigrati,
giovani, donne, delle espressioni delle popolazioni No Tav, No Muos,ecc che
sono stati a Roma non per fare una sfilata ma per ribellarsi e promuovere
ribellione; con mille slogan, striscioni, ma soprattutto con la loro
massiccia presenza fisica, con le loro facce, per rivendicare davvero casa,
reddito, basta Tav, Muos, discariche, inceneritori,basta con scuole e
università sempre più care e sempre più fabbriche di disoccupazione e
precarietà, basta con una vita che non si può più accettare, mentre i ricchi
diventano sempre più ricchi, i ladri di Stato sempre più ladri, gli
assassini di operai e di cittadini in fabbriche e territori sempre più
impuniti. Tanti immigrati, donne, molte con i loro bambini in carrozzella,
sono emersi, non come vogliono i padroni e i razzisti di Stato ma come una
massa proletaria che rivendica diritti, e impone la propria dignità di
fronte ad un sistema e i suoi rappresentanti che li vogliono morti affogati
o schiavizzati.
E dentro questa marea di partecipanti, la gioventù ribelle proletaria e
studentesca ha innervato con azioni di attacco la forza della
manifestazione, che tutti insieme, tranne qualche squallida eccezione, ha
rivendicato, dicendo che non ci sono "buoni e cattivi", perchè noi siamo
tutti buoni e voi siete tutti cattivi! E che di fronte al vostro apparato
repressivo arrogante, criminalizzante, infame e infamante, ai vostri
giornali dediti alla disinformazione e all'essere megafono del Ministro
degli Interni, siamo tutti ribelli! Tutti noi vi vogliamo spazzare via!
Vogliamo subito tutti liberi!
Lo stesso assedio di Porta Pia ha voluto dire che "vi assediamo per
sempre",che
la lotta non finisce in una manifestazione nazionale ma ogni luogo di
lavoro, ogni università, scuola, ogni quartiere, ogni città, è luogo di
scontro di classe e di massa, di assedio alle vostre fortezze blindate della
ricchezza, della speculazione, della corruzione,dello sfruttamento.
Una manifestazione in cui, a differenza di altre, le anime e gli animi si
sono fusi.
Una giornata preziosa, da valorizzare, difendere e sviluppare, via via in
un'unica direzione, la rivolta sociale generale; non quella finta del voto,
ma quella vera dello scontro di classe, della guerra di classe, della
rivolta proletaria e popolare.
Una giornata che chiama tutti a fare la propria parte, che chiama noi ad
essere sempre più nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le
masse, ad essere strumento utile dell'organizzazione e
dell'autorganizzazione della lotta dei proletari e delle masse; con spirito
critico e autocritico contro tendenze e teorie fumose e confuse nel
movimento e contro la logica "movimento è tutto e il fine è nulla", così
come contro il parassitismo politico di partiti e gruppi falso comunisti,
falso rivoluzionari, e di ceti politici in eterno riciclo.
Quello che deve avanzare è il 'partito della rivoluzione', il fronte unito
dei proletari e delle masse popolari, la forza combattente, indispensabile e
necessaria, fusa ed espressione delle masse in lotta.

Proletari comunisti - PC m Italia
pcro.red@gmail.com
22.10.13

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