domenica 31 gennaio 2021

31 gennaio - SITUAZIONE ARCELOR/MITTAL E PROCESSO ILVA

 

ai lavoratori, a attivisti sindacali

, ambientalisti e soggetti interessati 

alle vicende Ilva - alle parti civili del

 processo ambiente svenduto che

 entra lunedì nella fase finale

assemblea telematica dalle 18 di 

martedi 2 febbraio 

 

link per partecipare

https://meet.google.com/pkf-ybez-wdh

info 347-53017094



31 gennaio - info 5 sul 29: SCIOPERO A RAVENNA

 Le ragioni dello sciopero del 29 a Ravenna le abbiamo 

portate con volantinaggi tra gli operai delle piccole

 ditte della zona industriale e tra gli operai della

 Marcegaglia. Abbiamo preso contatti anche con gli

 operai del sito di Forlì della Marcegaglia di cui

 sappiamo che l'USB ha propagandato lo sciopero con 

un comunicato in bacheca.

Chiaramente è il comitato promotore dello Slai Cobas

 psc di Ravenna a impegnarsi per costruire l'unità dei

 lavoratori nel Patto d'Azione, a riportare piattaforma e 

parole d'ordini dell'Assemblea lav. combattivi tra gli

 operai di Ravenna, perchè essi prendano in mano la 

lotta contro padroni e governo.

Ma alla Marcegaglia di Ravenna si sarebbe potuto fare

 sicuramente di più e dare un segnale forte se anche 

gli altri sindacati di base presenti in fabbrica, che

 organizzano in particolare gli operai delle ditte, 

avessero fatto la loro parte per la riuscita dello sciopero. 

In particolare è mancata l'adesione del sindacato SGB a

 questo sciopero e lo rimarchiamo a maggior ragione

 perchè con questo sindacato abbiamo fatto 

manifestazioni unitarie a Bologna e i suoi delegati 

hanno preso la parola nelle assemblee dei lavoratori

 combattivi. La logica tutta aziendalista del SGB non

 paga, perchè, di fronte alle lotte per il salario e nei 

cambi appalto portate avanti dal sindacato di base, si 

pone tutto l'attacco di padroni e governo che anche

 quelle lotte indebolisce e, soprattutto, quella logica 

non fa avanzare la coscienza di classe degli operai

 nello scontro contro il governo e lo Stato dei padroni.

Pandemia e crisi economica non possono essere 

fronteggiati dalla "normale" attività sindacale fatta di 

tessere e di vertenze in ambito aziendale, la mancata

adesione di SGB a questo sciopero pone questo 

sindacato di base su un terreno che non è quello della 

costruzione di una piattaforma alternativa e proletaria, 

ma nella solita logica autoreferenziale, della

 "neutralità" del sindacato, aziendalista, appunto, che 

isola i lavoratori e li indebolisce nella lotta contro

 padroni e governo.

Slai Cobas sc-comitato promotore Ravenna


31 gennaio - info 4 sul 29: Forte partecipazione e iniziative di lotta dei braccianti/migranti nello sciopero del 29

  info da Comitato Lavoratori Delle Campagne

Durante il grande sciopero di ieri che ha coinvolto moltissimi settori, anche sotto l'ufficio immigrazione di Bologna è arrivata forte la richiesta di documenti per tutti e tutte. Dalle campagne alle città migliaia di lavoratori immigrati sono costretti allo sfruttamento per colpa di leggi razziste, tra cui gli ultimi decreti sicurezza o l'ultima sanatoria, a cui quasi nessun ha avuto reale possibilità di accedere. Provvedimenti che impediscono alle persone di ottenere un documento, di vivere e muoversi liberamente, di avere contratti di lavoro, una casa sicura in cui abitare, l'accesso ai servizi sanitari. La questione dei documenti è centrale e attraversa tutto il paese. Contro lo Stato e i padroni che fanno

profitto sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici, l'unica arma che abbiamo è la lotta. 

Sanatoria per tutti/e, repressione per nessuno/a!

.. anche i lavoratori delle campagne di Saluzzo sono scesi in piazza a Torino per lo sciopero generale nazionale, per chiedere contratti regolari, case e permessi di soggiorno. Una giornata di lotta unita, dalle fabbriche alle campagne, dalle scuole agli ospedali.

L'intervento di un lavoratore- tradotto dal francese

"Chi lavora in campagna è pagato male. Soffriamo, dormiamo per terra. Noi immigrati che siamo venuti a Saluzzo per la raccolta della frutta dormiamo per strada, ci sono persone che non hanno nemmeno un riparo. E poi  molti non hanno documenti, perdiamo il permesso quando andiamo a rinnovarlo in questura. Siamo lì che lavoriamo ogni giorno senza casa e senza documenti. Per questo siamo qui per lottare. I decreti sicurezza sull'immigrazione sono decreti razzisti. Io vi posso dire questo: se vai a rinnovare il permesso di soggiorno, te lo rinnovano per un anno. però rimane per sette mesi in trattazione, e quando lo puoi andare a ritirare mancano tre mesi alla scadenza. Noi lavoriamo ogni anno e siamo mal pagati: i padroni pagano male in busta paga, io lo posso dire, non pagano le ore che facciamo. questo è pericoloso per noi. Perché noi siamo venuti qua per vivere, abbiamo lasciato le nostre famiglie o siamo scappati a causa delle guerre, se no non saremmo venuti a lavorare qui. Non siamo gente che non rispetta le regole. Ringrazio tutte le persone italiane che ci sostengono e che lottano per i permessi di soggiorno, per la sicurezza e la salute, per tutti gli immigrati e per tutti gli italiani. Grazie"

Un altro intervento in collegamento da Bologna su:

https://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/silenzio-assordante/2021/01/documenti-tutti-e-tutte-anche


31 gennaio - info 3 sciopero 29 gennaio: SCIOPERO E CORTEO A NAPOLI

 





31 gennaio - info 2 sul 29: LO SCIOPERO E MANIFESTAZIONE A TORINO DEL 29 GENNAIO

 




31 gennaio - info 1 sciopero 29: LO SCIOPERO GENERALE DEL 29 NELLA LOGISTICA - immagini


 




DA DOCENTI PRECARI DI PALERMO E NON SOLO! SCIOPERO GENERALE 29 GENNAIO

RICEVIAMO e PUBBLICHIAMO

Lo sciopero di venerdì 29 gennaio, lanciato dall’Assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori combattive e combattivi, promosso dallo SLAI COBAS per il sindacato di classe, dal SI. COBAS e a cui ha aderito il Patto d’azione anticapitalista per un fronte unico di classe, è stata un’intera giornata di lotta in tutte le categorie lavorative.
Nella situazione attuale, in piena pandemia globale, si acuiscono, infatti, le difficoltà economiche e sociali per lavoratori e lavoratrici di ogni settore, i precari, i disoccupati, interi nuclei familiari. Una crisi sanitaria e conseguentemente economica in cui viene colpita ancora una volta la classe lavoratrice, che rivendica giustamente un cambiamento effettivo delle condizioni lavorative e di vita.
Le politiche governative non vanno sicuramente in questa direzione e a maggiorare i propri profitti, nonostante la crisi, è la classe padronale, dai grandi colossi mondiali alle realtà nazionali. Ci sono poi interi settori in cui la sicurezza sul posto di lavoro, ancor di più con la pandemia in atto, non è sempre tutelata e in più non sono rari i casi di licenziamenti di massa e il blocco di assunzioni e stabilizzazioni.
Dalle fabbriche, alla sanità, alla scuola, lavoratrici e lavoratori stanno ricominciando a lottare per un’inversione di politiche sociali e del mondo del lavoro che pongano fine al precariato, alle disparità di salario, ai tagli indiscriminati, alla mancanza di sicurezza e tutele in ambito lavorativo.
In particolare come docenti precari della scuola non possiamo non evidenziare la situazione della scuola pubblica oggi nel nostro Paese. Non è certo una novità, ma il trend anche in questo anno scolastico non cambia, si continua a ritenere l’istruzione un “settore non produttivo” e non solo non si investe nella cultura e nell’istruzione, ma si continua a tagliare e a rendere sempre più precario tutti il comparto scuola.
Nonostante sia evidente come nelle scuole manchino diverse figure professionali, come ad esempio gli insegnanti di sostegno e gli assistenti igienico-personali specializzati; il Ministero e le istituzioni nazionali e locali non fanno nulla per permettere il pieno diritto allo studio degli alunni, in particolare quelli con disabilità e quindi bisogni specifici, e il diritto al lavoro per migliaia di docenti e personale scolastico che non vengono assunti e tenuti precari senza nessuna prospettiva di stabilizzazione.
Lavoratori lasciati a casa, insegnanti con supplenze brevi che vengono pagati in ritardo dopo mesi e mesi, docenti idonei, ma sovrannumerari, al TFA sostengo e che non possono iniziare la specializzazione in questo V ciclo, nonostante le grandi mancanze che hanno le scuole.
Ed è sicuramente ai nostri studenti che pensiamo, per mesi in completa DAD, (parte della scuola secondaria di primo grado e tutte le classi della secondaria di secondo grado) che è certamente uno strumento di emergenza data la situazione pandemica, ma che ha gravato notevolmente sull’apprendimento, la didattica stessa e soprattutto i bisogni degli studenti. Finalmente si sta ritornando a scuola, seppur al 50 %, e rivendichiamo la necessità di un ritorno in piena sicurezza: incrementando i mezzi di trasporto pubblico, investendo sull’edilizia scolastica, adeguando l’organico dei lavoratori scolastici alle esigenze presenti, facendo rispettare tutti i protocolli di salute per prevenire i contagi all’interno delle scuole.
La scuola, a maggior ragione in questo momento storico, non può essere ancora più precaria, privata di risorse e senza un piano vero di investimenti su ciò che rappresenta il nostro futuro, milioni di studenti e studentesse.
Non sono i precari della scuola, i lavoratori dipendenti e la classe lavoratrice in generale che deve pagare questa crisi.
Si taglino le spese pubbliche inutili, dalle spese militari a quelli di grandi opere e ferme da anni e che non ha un’utilità effettiva per la popolazione!
Stabilizzazione dei lavoratori della scuola precari da anni e anni, piano di investimenti per l’istruzione e la cultura, rientro a scuola in piena sicurezza!
Per il diritto al lavoro! Per il diritto allo studio!
DOCENTI PRECARI SCUOLA

Le donne in prima linea e in tante forme nello sciopero generale del 29 gennaio - Alcune immagini

Palermo-Sicilia

UN COLLEGAMENTO TRA LAVORATRICI E PRECARIE DA PALERMO A CATANIA A ENNA A TRAPANI... OGGI ADERENDO ALLO SCIOPERO DEL 29 GENNAIO E IN UNITA' CON TUTTE LE ALTRE LAVORATRICI E DONNE IN LOTTA

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO! LE DOPPIE CATENE UNITE SPEZZIAMO! Verso l'8 Marzo/Sciopero delle donne!

PALERMO 


Il grido di rabbia di una precaria


PIAZZA ARMERINA



ACI SANT'ANTONIO - CATANIA 

MONREALE (PA) 

ALCAMO TRAPANI

Taranto

Milano

L'Aquila

29 gennaio - Sciopero generale a Palermo "la crisi di padroni e governi al loro servizio NOI NON LA PAGHIAMO!"

 

29 gennaio - Sciopero generale oggi a Palermo "la crisi di padroni e governi al loro servizio NOI NON LA PAGHIAMO!"

Delegazioni di lavoratrici Ata della scuola, precari e precarie Assistenti igienico personale, precari dello spettacolo, lavoratori dei servizi ospedalieri privati, disoccupati Slai Cobas sc e CUB (Flaica e Informazione e Spettacolo), compagne lavoratrici di Potere al Popolo, compagne Mfpr, militanti di proletari comunisti, del Partito Comunista dei Lavoratori, una rappresentanza degli studenti del FGC oggi in Prefettura per lo sciopero generale nazionale del 29 gennaio lanciato dall'Assemblea nazionale delle lavoratrici e lavoratori combattivi e proclamato dallo Slai Cobas sc e dal Si.Cobas.


Nei giorni precedenti buoni volantinaggi con diffusione della piattaforma dello sciopero  ai  Cantieri Navali e Tnt/Fedex, scuole e alcuni ospedali. 


Un sit-in combattivo con vari interventi al megafono di precari, lavoratori, compagne, studentesse che ha sfidato anche i divieti della zona rossa in Sicilia, lavoratori sono comunque venuti da alcuni comuni, con la ripresa forte di tutte le parole d'ordine della piattaforma dello sciopero. 

E' stato anche fatto un incontro in Prefettura in particolare delle precarie e precari Assistenti scuola e lavoratori dello spettacolo  da mesi senza lavoro e senza reddito 

Una tappa importante, una sfida, uno sciopero come prima risposta di classe necessaria contro le politiche padronali e dei governi borghesi al loro servizio di macelleria sociale in questo sistema capitalistico che vuole scaricare la crisi aggravata dalla pandemia su lavoratori, lavoratrici, operai, precari, disoccupati, migranti proletari e proletarie... ci fanno la guerra e noi con la guerra di classe dobbiamo rispondere! 



SLAI COBAS e S.I. COBAS: "Sciopero Generale contro il peggioramento delle condizioni dei lavoratori" -

SLAI COBAS e S.I. COBAS: “Sciopero Generale contro il peggioramento delle condizioni dei lavoratori”







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Tele One Risposte alla grave crisi: sciopero nazionale di lavoratori e precari
Palermo

30 gennaio – LO SCIOPERO GENERALE A BERGAMO, ALIMENTATO DALLE VERTENZE APERTE NELLE FABBRICHE E NEI MAGAZZINI, E’ CONTINUATO IN PIAZZA CON DECINE DI LAVORATORI, ALMENO METÀ OPERAI, CHE HANNO MANIFESTATO NEL POMERIGGIO SOTTO LA SEDE DELLA REGIONE LOMBARDIA

RENDENDO VIVA UN’ASSEMBLEA IN PIAZZA PORTANDO

-LA DENUNCIA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E DI VITA PER I PROLETARI, DEI MEZZI USATI DAI PADRONI PER SCARICARE LA CRISI SUGLI OPERAI, DEL NUOVO CAPORALATO CON GLI APPALTI ALLE COOPERATIVE, DEI LICENZIAMENTI IN ATTO NONOSTANTE IL BLOCCO, LEGITTIMATI DAGLI ACCORDI DI CGIL CISL UIL, CHE FIANCHEGGIANO I PADRONI NELLO SFRUTTAMENTO E NELLA REPRESSIONE NELLE AZIENDE;

-LA DENUNCIA DELLA CRISI DI GOVERNO IN ATTO, RAFFIGURATA NELLA PERSONA DI RENZI, MA CHE STA SPOSTANDO L’ASSE DELLA POLITICA DI PALAZZO SEMPRE PIÙ A DESTRA, ANCOR PIÙ VERSO GLI INTERESSI DI CONFINDUSTRIA, LA REAZIONE E LA REPRESSIONE DELLE LOTTE;

-LA RIVENDICAZIONE DELLA PIATTAFORMA DELLO SCIOPERO, IN TUTTI I SUOI PUNTI, DALLA RIDUZIONE DI ORARIO A PARITÀ DI SALARIO, ALLA PATRIMONIALE, FINO AL PERMESSO DI SOGGIORNO PER TUTTI GLI IMMIGRATI…

COME PROGRAMMA PER LE PROSSIME AZIONI: IL 29 GENNAIO RAPPRESENTA UN PASSO IN AVANTI PER DARE FORZA AL PATTO D’AZIONE ANTICAPITALISTA PER UN FRONTE UNICO DI CLASSE, NELLA LOTTA CONTRO PADRONI E GOVERNO.

PERCHÈ LA SITUAZIONE È MOLTO DIFFICILE, MA AL TEMPO STESSO CI È FAVOREVOLE, PERCHÈ SGOMBRA IL CAMPO DALLE ILLUSIONI DI ‘FARCELA’ CON LE SINGOLE VERTENZE SPESSO AL RIBASSO’, FA AVANZARE LA COSCIENZA TRA I LAVORATORI CHE LOTTANO, DI COME LA RESISTENZA NECESSARIA NEI SINGOLI POSTI DI LAVORO, DEBBA TRASFORMARSI NELLO SCONTRO DI CLASSE PER IL POTERE OPERAIO.

 



sabato 30 gennaio 2021

30 gennaio - MILANO: SANITÀ NELLO SCIOPERO DEL 29

 info dello Slai Cobas sc - Milano






Nella  preparazione dello sciopero all'Istituto tumori Milano vi è stato attacchinaggio nei punti di concentrazione dei lavoratori sia della nostra locandina nazionale sia di quelle dell'mfpr-piattaforma, e all'ingresso istituto e timbri. Questo, oltre al volantinaggio, ha reso visibile la giornata di sciopero, che è circolata anche via mail e whatsapp tra altri lavoratori che non avevano avuto il volantino. 

La notizia ufficiale della giornata di sciopero è giunta 2 gg prima del 29, dopo l'arrivo del parere della commissione di garanzia; questo ha causato il ritardo nelle procedure di comunicazione da parte della direzione sia ai lavoratori che all'utenza (che doveva partire 10 giorni prima e doveva essere comunicato ai lavoratori). Questa procedura/comunicazione dove è stata fatta  ha prodotto l'adesione allo sciopero. 

E' la prima volta che dei lavoratori/ci scioperano su indizione dello Slai Cobas sc - parte del Patto d'Azione Anticapitalista - come prima risposta allo stato di rabbia/malessere/mancanza di prospettive, ecc che c'è tra i lavoratori.

Permane una spaccatura trasversale tra quelli rassegnati/disillusi/e gli altri che invece vogliono ribellarsi e sono alla ricerca di un punto di riferimento.

Al presidio in Regione partecipazione degli studenti organizzati dai giovani della FGC e lavoratori Slai Cobas sc, Panetteria e Si Cobas. Questo presidio è stato un primo segnale di unità lavoratori studenti e delle forze del patto d'azione su questo fronte caldo della lotta a Milano, che non poteva certo essere trascurato nella giornata del 29.

Report a cura Slai Cobas sc Milano 


30 gennaio - TARANTO: STUDENTI e LAVORATORI UNITI NELLA LOTTA

 comunicato stampa

non è che l'inizio

il fatto nuovo in città è l'unità  lavoratori studenti in piazza a Taranto il 29 - vedi foto - una prima iniziativa che invaderà nei prossimi giorni l'intera città su una piattaforma di lotta che anche in zona arancione fa ricomparire il rosso della lotta

Arcelor Mittal - consegna delle oltre 400 firme di operai AM e appalto consegnate al comune e in prefettura sulla piattaforma operaia con assemblea telematica martedi sera alle 18 dalla sede Slai Cobas - che tratterà l'intera vertenza AM e il processo ambiente svenduto dove slai cobas e oltre 100 operai/lavoratori/abitanti del quartiere Tamburi/PaoloSesto/familiari sono parte civile autorganizzata con un collegio di difesa che vede insieme legali di Taranto e legali di Torino impegnati e noti da sempre sui processi Eternit/ThyssenKrupp/ecc.

Scuola - il 1 febbraio come aprono le scuole partono le iniziative di assemblee e lotta in diverse scuolae -bastaDAD classista e penalizzante - mettere in sicurezza ma per davvero le scuole !

pulizie Amat - 2 lavoratori  Covid 12 in malattia- mancanza di vestiario adatto - straordinari  - con aziende che non ci pagano tutte e puntuali - vogliamo l'aumento dell'orario per svolgere il servizio - di fronte all'emergenza trasporti e ai pullman aumentati - vogliamo che a fine appalto ci sia l'internalizzazione - siamo in stato di agitazione- ci riuniamo in assemblea giovedì 4 e prepariamo il blocco generale del servizio se le nostre richieste non vengono accolte

nuove assemblee delle lavoratrici asili e Pasquinelli

Sanità - medici/lavoratori/studenti preparano un questionario, una piattaforma e la ripresa della piazza della vittoria in una assemblea popolare entro la metà di febbraio

assemblea lavoratori studenti Taranto

info slaicobasta@gmail.com 347-5301704

30 gennaio 2021


 



giovedì 28 gennaio 2021

giovedì 28 gennaio - Sciopero generale a Bergamo presidio alla Regione Lombardia dalle ore 15

partecipano allo sciopero e al presidio, 
dalle ore 15.00, in via XX settembre 18 a Bergamo, 
davanti alla sede della Regione Lombardia


Lombardia centro economico del potere dei padroni e dell'attacco ai lavoratori

In Lombardia 200mila posti di lavoro in meno 

1 miliardo e 100 milioni le ore di CIG richieste lo scorso anno

record di infortuni mortali e 1 su 3 delle 131 mila denunce di contagio covid sui posti di lavoro e in maggioranza donne lavoratrici.

Questi non sono errori della Regione ma scelte ben precise a sostegno degli interessi dei padroni di Confindustria e dei loro profitti che hanno trasformato la pandemia in strage e che vogliono scaricare crisi economica 
sulla pelle dei lavoratori e della popolazione.
La soluzione non è certo quella della falsa opposizione di sinistra che ora scende in campo per riprendere in mano la gestione del potere sempre al servizio dell'economia del capitale, ma solo la ripresa della lotta di classe e della mobilitazione operaia e popolare potrà cacciare gli attuali responsabili Lega-Fontana, e affermare finalmente un'altra strada, un'altra politica, un altro governo del territorio a favore dei proletari.
Iniziamo a dare il segno con la giornata di sciopero generale del 29 gennaio 

https://www.pmi.it/economia/lavoro/349905/inail-mappa-dei-contagi-covid-sul-lavoro.html?amp

28 gennaio - Palermo anche i precari assistenti igienico-personale specializzati degli studenti disabili aderiscono allo sciopero generale nazionale di domani 29 gennaio

Anche gli assistenti igienico-personale specializzati degli studenti disabili aderiscono allo sciopero generale nazionale di domani 29 gennaio contro il perdurare del pesantissimo attacco al loro diritto al lavoro e a sostegno del diritto allo studio degli studenti disabili gravemente leso dalla Regione Siciliana di Musumeci/Scavone, Enti locali con il beneplacito del MIUR.

In prefettura Via Cavour dalle ore 10,00

La Repubblica Palermo di oggi



martedì 26 gennaio 2021

26 Gennaio - A poche ore dal presidio di protesta a Milano ... breve aggiornamento sull'assalto alla capitale dei contadini indiani

Occupato il Forte Rosso, luogo simbolo della capitale

L’hanno detto e l’hanno fatto, hanno marciato con i loro trattori fin nel cuore della Capitale, dopo due mesi di protesta “pacifica”. Hanno abbattuto una dopo l’atra le barricate preparate dalla polizia, barricate fatte di container, pullman, transenne di ferro e di cemento… hanno messo in fuga i poliziotti che lanciavano lacrimogeni e cercavano di bloccare i contadini, un gruppo di poliziotti si è perfino seduto sulla strada a fare un sit-in per bloccare la marcia… 

 Nel contempo, sugli schermi delle tv indiane scorrevano le immagini dell’altra manifestazione, quella ufficiale del Giorno della Repubblica, alla presenza del fascista indù Modi, che terminava la sua manifestazione mostrando la potenza del caccia Raphale…


 La potenza dei contadini si mostrava occupando nel cuore della Capitale, a due passi dai palazzi del potere, il simbolo della città, il Forte Rosso, issandovi le proprie bandiere, quelle della lotta… Di fatto tutte le strade per Delhi sono state chiuse, tutta la capitale è stata chiusa in un immenso blocco del traffico… chiuse le stazioni della metropolitana compresa la principale vicina al centro, dove a causa del ribaltamento di un trattore è morto un manifestante… Davanti all’impossibilità di fermare la protesta il governo ha deciso di bloccare internet fino a mezzanotte e di dispiegare, oltre alle Forze d’Intervento Rapide, altri battaglioni di paramilitari! Il governo è attualmente riunito d’urgenza, mentre i contadini stanno ritornando (distruggendo un altro po' di barricate) alle cittadelle che hanno costruito attorno a Delhi