venerdì 5 maggio 2023

5 maggio - info: PROCESSO ALL'ASSASSINO DI ADIL, UNA, MISERA, CONDANNA IN PRIMO GRADO, MA LA LOTTA CONTINUA

 

SPAZIANO CONDANNATO A 7 ANNI E 6 MESI PER L'OMICIDIO DI ADIL.

Si è concluso da poco il processo al Tribunale di Novara per l'assassino di Adil.

Alessio Spaziano, autista del TIR che il 18 giugno 2021 travolse il nostro compagno durante uno sciopero alla Lidl di Biandrate, è stato condannato a 7 anni, 6 mesi e 20 giorni, le parti civili (familiari di Aldi e SI Cobas) al risarcimento dei danni da quantificare in sede civile e, in attesa del giudizio civile, a una provvisionale di 50 mila euro a testa per ciascun familiare.

Di seguito le dichiarazioni dei nostri legali, Eugenio Losco e Marina Prosperi i quali, di fronte alle centinaia di lavoratori che hanno preso parte al corteo fuori al Tribunale di Novara, hanno evidenziato come, visti i presupposti di partenza (che vedevano la stessa accusa accettare la tesi dell'omicidio stradale e non di quello volontario), la sentenza di primo grado abbia sancito il massimo della pena prevista per questa fattispecie di reato.

Di fronte alla perdita di un compagno, non ci sono condanne e risarcimenti che possano restituirci Adil, e da questo punto di vista non nutrivamo alcuna illusione sul fatto che la giustizia borghese (sempre accondiscendente coi padroni e implacabile coi proletari) non sarebbe andata molto oltre il "minimo sindacale".

Come SI Cobas abbiamo sempre sostenuto che il nostro concetto di giustizia non dipende dalla sentenza di un tribunale di stato nei confronti dell'esecutore materiale dell'omicidio di un proletario, bensì sulla lotta ad oltranza contro quel sistema che produce ogni giorno sfruttamento, repressione, guerre e morti in nome del profitto:

la nostra sete di giustizia è diretta non solo agli esecutori, ma anche e soprattutto ai reali mandanti e responsabili di questa morte e di tante altre morti e violenze perpetrate a danni dei proletari e delle avanguardie di lotta.

D'altro canto, la nostra organizzazione si impegna fin da ora per tenere alta la guardia in vista del probabile ricorso di appello, affinché il giudizio di secondo grado non ribalti questa sentenza, per far si che la morte di Adil non resti impunita e, di conseguenza, per impedire che l'attacco politico/militare portato avanti da anni contro gli scioperi nella logistica venga legittimato nei fatti anche dalla giustizia borghese.

Siamo tutti Adil!

SI Cobas nazionale



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