Carrara, crollo in una cava:
trovato morto uno dei due operai dispersi
Il corpo è
stato scoperto all'alba dai vigili del fuoco. Il dramma nel primo pomeriggio
di ieri: i cavatori caduti da 30 metri trascinati dai massi. Un terzo sospeso
nel vuoto recuperato dai soccorritori. Malori per altri lavoratori. Cgil:
"C'è sempre più paura". Oggi scioperano gli edili
|
15 aprile
2016
CARRARA - Li hanno cercati per tutta la
notte, alla luce delle fotocellule, sulla montagna fra Carrara e Colonnata. E
uno dei due cavatori dispersi, inghiottiti sotto duemila tonnellate di marmo e
detriti, è stato ritrovato morto. Recuperato dai vigili del fuoco intorno alle
6. Sul posto 50 uomini di vari comandi della Toscana, oltre a unità cinofile e
specialisti della ricerca tra le macerie.
Del secondo ancora nessuna traccia. Un terzo sospeso nel vuoto salvato dall'imbracatura, era stato trasportato ieri al pronto soccorso con un elicottero Pegaso. Il dramma, nel primo pomeriggio: ore 13,36. Da una ricetrasmittente chiamano i soccorsi del 118: "Aiuto, una tragedia". E' franata un pezzo di montagna, roccia e marmo nel bacino di Colonnata. Si sono staccati dei massi che hanno trascinato giù i due operai che stavano lavorando su un macchinario che taglia proprio la roccia. GI lavoratori sono precipitati, sommersi dai massi per trenta metri giù dal crinale. L'operaio sospeso nel vuoto, invece, si stava arrampicando proprio in quel momento, faceva parte della squadra dei "tecchiaioli" sono gli addetti incaricati di mettere in sicurezza la zona estrattiva della cava, curandosi della montagna intorno. Dopo il crollo hanno avuto malori anche altri cavatori, tra cui il direttore dei lavori che per lo shock ha avuto un infarto ed è stato trasportato in ospedale. L'incidente è avvenuto nel bacino Gioia gestito dalla Fratelli Antonioli, una piccola cava con un paio di gallerie. Sul luogo dell'incidente sono arrivati i vigili del fuoco di Massa e il 118. Nella cava anche il sindaco di Carrara Angelo Zubbani e il prefetto Giovanna Menghini. Quasi impossibile sperare che Federico Benedetti, 46 anni, e Roberto Ricci Antonioli, 55 anni, siano ancora vivi ma le ricerche continueranno per tutta la notte.
Del secondo ancora nessuna traccia. Un terzo sospeso nel vuoto salvato dall'imbracatura, era stato trasportato ieri al pronto soccorso con un elicottero Pegaso. Il dramma, nel primo pomeriggio: ore 13,36. Da una ricetrasmittente chiamano i soccorsi del 118: "Aiuto, una tragedia". E' franata un pezzo di montagna, roccia e marmo nel bacino di Colonnata. Si sono staccati dei massi che hanno trascinato giù i due operai che stavano lavorando su un macchinario che taglia proprio la roccia. GI lavoratori sono precipitati, sommersi dai massi per trenta metri giù dal crinale. L'operaio sospeso nel vuoto, invece, si stava arrampicando proprio in quel momento, faceva parte della squadra dei "tecchiaioli" sono gli addetti incaricati di mettere in sicurezza la zona estrattiva della cava, curandosi della montagna intorno. Dopo il crollo hanno avuto malori anche altri cavatori, tra cui il direttore dei lavori che per lo shock ha avuto un infarto ed è stato trasportato in ospedale. L'incidente è avvenuto nel bacino Gioia gestito dalla Fratelli Antonioli, una piccola cava con un paio di gallerie. Sul luogo dell'incidente sono arrivati i vigili del fuoco di Massa e il 118. Nella cava anche il sindaco di Carrara Angelo Zubbani e il prefetto Giovanna Menghini. Quasi impossibile sperare che Federico Benedetti, 46 anni, e Roberto Ricci Antonioli, 55 anni, siano ancora vivi ma le ricerche continueranno per tutta la notte.
Carrara, il sindaco Zubbani: "Non è solo fatalità del destino"
“Un'altra inaccettabile giornata - dice il
segretario generale della Cgil di Massa Carrara Paolo Gozzani - Gli
incidenti sul lavoro non si fermano, c'è sempre più paura e preoccupazione tra
i lavoratori, tutti dobbiamo domandarci come fare di più per combattere questa
piaga. Esprimiamo cordoglio e vicinanza ai familiari dei lavoratori coinvolti”.
Anche il presidente della Regione Enrico Rossi è andato a Carrara: "E' con
grande sofferenza e angoscia che ho appreso del terribile incidente in una
grande cava di marmo a Carrara che ha drammaticamente coinvolto alcuni
lavoratori", dice il governatore. "E' un incidente gravissimo e
inaccettabile su cui è necessario fare piena luce e accertare eventuali carenze
legate alla sicurezza. Il nostro pensiero va prima di tutto alle famiglie dei
cavatori coinvolti, a cui esprimo a nome mio e di tutta la Toscana la nostra
vicinanza e il nostro dolore. In questi anni, come Regione, ci siamo dati da
fare per la prevenzione e la sicurezza, ma non basta. Dobbiamo impegnarci
ancora di più. Così come devono farlo tutti gli organi preposti e le aziende
del settore". Intanto "Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno
proclamato uno sciopero generale a Massa Carrara e provincia dopo l'ennesimo
episodio di morte sul lavoro di due cavatori di marmo", annuncia Roberto
Venturini, segretario provinciale Fillea Cgil di Massa Carrara. Per il
sindacalista, "i due cavatori non avrebbero dovuto stare lì, perchè si
stavano facendo operazioni in alto, sopra di loro".
Da Roma arriva il cordoglio del ministro per il Lavoro Poletti. "Esprimo la mia vicinanza alle famiglie dei lavoratori vittime della frana. Questa tragedia è un monito, per tutti, sulla necessità di intensificare ancora di più l'impegno per la prevenzione degli infortuni ed i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nei settori ad elevata rischiosità come quello delle attività estrattive. Il lavoro deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla".
Da Roma arriva il cordoglio del ministro per il Lavoro Poletti. "Esprimo la mia vicinanza alle famiglie dei lavoratori vittime della frana. Questa tragedia è un monito, per tutti, sulla necessità di intensificare ancora di più l'impegno per la prevenzione degli infortuni ed i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nei settori ad elevata rischiosità come quello delle attività estrattive. Il lavoro deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla".
Nessun commento:
Posta un commento