Morti
sul lavoro nel 2016
17 aprile
SONO 165 I
MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO. Al 31
marzo 2016 sono stati 120, il 31 marzo del 2015 erano 132 (+ 9,8%) lo stesso
giorno del 2008 erano 121 (+0,8%) e questo nonostante si siano persi centinaia
di migliaia di posti di lavoro dall’anno d’apertura dell’osservatorio.
Con le morti sulle strade
e in itinere si superano i 340 morti complessivi per infortuni tutti i
lavoratori e non solo gli assicurati INAIL
Sito
Osservatorio http://cadutisullavoro.blogspot.it
16 aprile
2016 Sono otto i
lavoratori morti per infortuni sui luoghi di lavoro in 48 ore. Oltre ai due
lavoratori morti nell'estrazione del marmo in una cava in provincia di
Massa Carrara con grande risalto mediatico, ci sono altri sei lavoratori a cui
i media non danno nessuna notizie. E' così tutti i giorni. Ho più volte scritto
che la quasi totalità di giornali, siti e televisioni si occupano dei morti sul
lavoro, per un giorno al massimo, quando ci sono morti collettive. ma su tutte
le altre morti per regna il silenzio. E' successo anche questa volta. Che dire
di Giuseppe D'Elia, sbalzato fuori dal trattore mentre con il suo mezzo andava
a lavorare in un campo? Che dire di Giuseppe Busello morto schiacciato dal
trattore (già 23 dall'inizio dell'anni senza sentire un intervento del
Ministro delle Politiche Agricole, che ha preferito polemizzare con me che
denuncio queste morti, e che come il Ministro del lavoro e Presidente del
Consiglio vanno solo dove si prendono gli applausi e non fanno mai neppure un
twitter su queste tragedie) .Di E ancora di Ilir Shatrza un albanese di
45 anni morto fulminato in un'azienda di Meste? Di Marcello Mazzi
morto battendo la testa mentre lavorava nei campi? Oppure di
Carlo Genna dilaniato da una motozappa e morto dopo 12 giorni d'agonia? E' per
questo che domani andrò a votare al Referendum, come tanti che me l'hanno
confidato, ci andranno per mandare un segnale fortissimo a questo governo,
schierato nettamente dalla parte dei più forti, che ha precarizzato col jobs
act la vita di tutti i nuovi assunti. Che si schiera con Marchionne dicendo che
è molto meglio dei sindacati (che dove sono presenti le morti sono quasi
inesistenti). tra l'altro esaltando uno che ha portato la FIAT e la Ferrari di
fatto fuori dall'Italia, che paga le tasse in un altro paese. L'Italia produce
in questo momento meno automobili della Romania. No, io non ci sto e come tanti
andrò a votare domani, con la speranza di prendere due piccioni con una fava.
proteggere l'ambiente e mandare un segnale fortissimo (come fanno tanti) a
questo governo. che cominci a occuparsi dei ceti meno abbienti e dei
lavoratori. Non con elargizioni (che ci saranno prima del referendum sulla
costituzione) ma con politiche concrete di sviluppo e di protezione per i più
deboli. destra e sinistra non esistono più? Mavalà come dicono qui a Bologna?
Il Governo Renzi conferma che destra e sinistra ci sono. Eccome.
Pubblicato
da carlo
asoricelli
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