la solidarietà dello slai cobas sc, ma contro la
repressione serve unire le lotte
lo slai cobas sc esprime
la massima solidarietà ai lavoratori del sicobas che mentre rivendicavano i
loro diritti hanno subito una violenta aggressione da parte degli "autisti"
squadristi della ditta di autotrasporti gimatrans.L'azione fascista e
filopadronale di questi personaggi l'abbiamo già verificata sulla nostra pelle
il 4 aprile del 2014, quando sempre davanti a quei cancelli dell'LDD di Trezzo
si erano resi protagonisti, con in testa il loro padrone Mario Quarti, di
un'assalto al picchetto in sciopero dei lavoratori dello slai cobas sc
con mazze e bastoni per rompere il blocco.
slai cobas sc
slai cobas sc
26 marzo 2016
Trezzo sull'Adda (Milano) - Scontri e tafferugli ai cancelli della Lillo spa, notte di tensione a Trezzo fuori dalla base logistica dei discount MD e LD, gestita dall’azienda che distribuisce le derrate nei punti vendita, la Gima.Trans., appaltatrice delle merci del colosso degli alimentari low cost. Sono sette dei loro 120 autisti (i dipendenti salgono a 150 se si aggiungono i 30 facchini), a cui
hanno dato man forte una quarantina di colleghi, ad aver bloccato i cancelli e l’uscita dei rifornimenti dopo mesi di trattative difficili sulle
condizioni di lavoro.
«Vogliono
riconoscerci 0,52 centesimi di straordinari al giorno. Non all’ora, al giorno», scandisce
Luca Esestime, delegato Sì-Cobas, uno dei tre finito in
ospedale dopo quattro ore e mezzo di attriti «e un’aggressione finale», aggiunge il
sindacalista. I pugni in faccia che gli avrebbero assestato
altri camionisti, decisi
invece a caricare e a consegnare. Codice verde, quindici giorni di prognosi. Il
presidio è scattato contro il trasferimento di tre delegati Cobas dalla sede di Mantova a quella
Trezzo, deciso nei giorni scorsi. «Ma non si contano le azioni disciplinari nei
nostri confronti», lamentano gli iscritti alla sigla, diventati sempre meno
«dopo la cura a cui siamo stati sottoposti».In viale Lombardia sono arrivate anche sei pattuglie
dei carabinieri di Vimercate, che per ore hanno tentato di
sedare gli animi. Ai cancelli anche il datore di lavoro, Mario
Quarti, che ha
liquidato la pratica in poche parole: «Conosco due delle persone che hanno
inscenato il blocco, gli altri non so chi siano». E non aggiunge altro. La
protesta è scattata dopo tre anni di «confronto impossibile», spiegano gli autisti. «Abbiamo
sempre cercato una soluzione bonaria ai nostri problemi, chiediamo solo di
discutere pacificamente, ma ci hanno sempre e solo chiuso la porta in faccia. Accampano la
scusa che la nostra sigla non è riconosciuta dal contratto di lavoro nazionale e ci
liquidano. Ma stavolta siamo decisi ad andare fino in fondo».Da qui lo
stop alle forniture della notte scorsa, a 48 ore da Pasqua, con i negozi che aspettano derrate
in quantità. I carabinieri sono stati sul punto di chiedere rinforzi al
battaglione. Alle 7.30 dopo quattro ore e mezzo di contesa, i rinforzi sono
arrivati ma contro i manifestanti. «Soluzione interna», ironizzano i feriti.
Che hanno sospeso il picchetto, ma che si dicono pronti
a ricominciare appena
lividi e contusioni saranno guariti. Scena surreale anche per chi viaggiava
sulla Sp 2: la Monza-Trezzo, arteria nevralgica di collegamento fra
l’hinterland e la Brianza, di fatto è rimasta bloccata ben oltre l’alba.
da il giorno di BARBARA
CALDEROLA
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[Trezzo - Mi] LDD: ennesimo attacco squadristico contro le lotte nella
logistica - da Clash City workers
4 aprile 2014
Gli ex-lavoratori delle cooperative che si occupavano della logistica
di Ldd-Lombardini, in lotta oramai da più di due mesi contro i
licenziamenti, hanno subito all'alba di questa mattina un
attacco squadristico da parte di padroncini e di lavoratori delle nuove
cooperative, che hanno attaccato con mazze e altri oggetti il loro presidio.
Negli scorsi mesi, sfruttando lo spostamento delle operazioni logistiche di
LDD Spa (proprietaria del marchio LD Market) dalle sedi di Capriate e Vignate, sono
stati licenziati 167 facchini e riassunti 124 nuovi lavoratori, senza che
nessuno dei precedenti occupati fosse riassunto. È chiaro quale sia l'obiettivo
di queste ristrutturazioni, cambiamenti di cooperative e spostamento di sedi:
allontanare i lavoratori che in questi anni avevano conquistato degli
avanzamenti nei loro diritti, per assumerne altri disposti a qualsiasi
sacrificio. Quello di oggi è l'ennesimo attacco squadristico diretto ai
lavoratori di questo settore, portato avanti con inquietanti metodi mafiosi. Ci
chiediamo dove siano i sostenitori della legalità ad ogni costo. Anzi forse
lo sappiamo... Sicuri che queste intimidazioni non raggiungeranno il loro obiettivo,
riteniamo che a questi lavoratori vada espressa la più totale solidarietà,
anche perché la loro “colpa” è di aver rifiutato qualsiasi trattativa che
prevedesse un riassorbimento solo parziale dei licenziati e che, con l'avallo
dei sindacati confederali, dividesse la loro lotta.
Di seguito diffondiamo le prime notizie fatte girare dallo Slai-Cobas per il Sindacato di classe:
“All'alba di oggi una squadraccia di autisti e lavoratori delle cooperative, armati di bastoni e agli ordini di capi e capetti delle cooperative, ha attaccato il picchetto che da ieri bloccava il magazzino. La squadraccia composta da autisti della Gimatrans era guidata dal presidente della coop Logicservice, Mario Quarti, insieme a capi e lavoratori delle cooperative M&B e Santachiara agli ordini del Sig. Dell'Anna Angelo della LDD-Lillo, armati di bastoni e altri oggetti offensivi. Diversi feriti tra i facchini che erano stati esclusi dal cambio appalto. L'assemblea ora sta decidendo le prossime mosse. Nessun passo indietro! Chiediamo la solidarietà di tutte/i.”
Di seguito diffondiamo le prime notizie fatte girare dallo Slai-Cobas per il Sindacato di classe:
“All'alba di oggi una squadraccia di autisti e lavoratori delle cooperative, armati di bastoni e agli ordini di capi e capetti delle cooperative, ha attaccato il picchetto che da ieri bloccava il magazzino. La squadraccia composta da autisti della Gimatrans era guidata dal presidente della coop Logicservice, Mario Quarti, insieme a capi e lavoratori delle cooperative M&B e Santachiara agli ordini del Sig. Dell'Anna Angelo della LDD-Lillo, armati di bastoni e altri oggetti offensivi. Diversi feriti tra i facchini che erano stati esclusi dal cambio appalto. L'assemblea ora sta decidendo le prossime mosse. Nessun passo indietro! Chiediamo la solidarietà di tutte/i.”
Pubblicato
da Slai
Cobas S.C.
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