“Solo una dura e autonoma lotta può cambiare i
rapporti di forza in campo”
Applicare contratti di solidarietà di tipo B, cioè con
la decurtazione dello stipendio al 50 per cento... Il vero obbiettivo del padrone
Tripi era quello di abbassare comunque il salario di tutte le lavoratrici e i lavoratori?
Questo “accordo” ridurrebbe di fatto alla fame i lavoratori e soprattutto
mentre arrivano notizie, in particolare per la Sicilia, che i fondi per gli
ammortizzatori sociali non ci sono!
*La “solidarietà” che tanto piace ai padroni è quella
nei confronti dei loro profitti!*
Slai Cobas sc Palermo
Almaviva, percorso definitivo sugli esuberi
21 aprile 2016
Il “percorso” è ormai definito: ritiro della procedura
di mobilità, sei mesi di solidarietà, monitoraggio mensile sulla crisi, ricerca
di una soluzione strutturale al problema che passi per un intervento sul
mercato che favorisca il rispetto di 24 bis e clausola sociale. Si entra adesso
però nel dettaglio degli strumenti da utilizzare: il numero degli addetti
interessati dai cds, percentuale d’incidenza dell’ammortizzatore sociale,
scenario che si aprirà a novembre, quando questa fase di transizione sarà
archiviata.
E’ al rush finale la vertenza sui 2.988 esuberi di
Almaviva Contact, con il tavolo apertosi ieri mattina al ministero dello
Sviluppo economico sfociato in una non stop tra la società di servizi call
center e le delegazioni di Fistel, Slc e Uilcom. Si lavora intorno alla traccia
proposta dal viceministro Teresa Bellanova: ”ritiro della mobilità, nuovi
contratti di solidarietà per sei mesi su tutti i siti dell’azienda senza
superare le attuali percentuali di utilizzo, nessun trasferimento di commesse
nel periodo di durata dell’ammortizzatore sociale da una sede all'altra”.
“Se le parti raggiungono un’intesa, - ha dichiarato la
Bellanova prima che azienda e sindacati si chiudessero in conclave - il governo
si impegna a un monitoraggio mensile dell'accordo. Ci siamo seduti intorno a
questo tavolo per chiudere positivamente. Noi stiamo facendo la nostra parte.
Ci siamo già impegnati con un emendamento al Ddl Concorrenza che inasprisce le
sanzioni del 24 bis contro le delocalizzazioni, continueremo a usare la nostra
moral suasion con le aziende committenti, così come faremo tutte le verifiche
sulle aziende appaltanti. Le risorse dello Stato - conclude il viceministro -
devono dare prospettiva e stabilità al lavoro”. Questa impostazione alle parti
è piaciuta, ma il passo successivo non risulta affatto semplice: riempire di
contenuti un nuovo accordo sulla solidarietà. Soprattutto considerando che
l'azienda era a favore di un superamento dei già vigenti cds “orizzontali” per
nuovi contratti da applicare soltanto alle aree in eccedenza, mentre sul
versante sindacale c'era maggiore propensione a un'equa distribuzione dei “sacrifici”
su tutta la platea dei lavoratori. Trovare la quadra su questo punto, come sulla
percentuale della solidarietà, non è una passeggiata. Ma i lavoratori di
Almaviva - considerando il “timer” della procedura in corso - non possono
aspettare.
IL Sole 24 Ore
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