Come avevamo subito denunciato
con la costruzione anche a Taranto dell'Hot Spot, tanti migranti vengono
cacciati, obbligati a tornare nei loro paesi, in cui rischiano repressione,
fame, morte; tra questi vi è l'Egitto, un paese che proprio in questo periodo
ha mostrato, con Giulio Regeni, il suo volto assassino e dittatoriale e in cui
arresti e torture sono all'ordine del giorno verso la sua stessa popolazione.
Cacciare questi migranti
significa da parte del governo, del Min. Alfano, della Prefettura e di tutte le
Istituzioni nazionali e locali, essere complici di assassinii.
L'alternativa è rendere questi
migranti, clandestini, senza alcuna minima assistenza vitale, e a rischio
carcere o obbligo di rimpatrio forzato in ogni momento. Su questo è gravissima la posizione presa, in
risposta al sindaco Stefano, da parte della Prefettura, che ha negato anche la
prima assistenza.
Neanche pochi giorni fa la viceprefetto Trematerra aveva assicurato allo Slai cobas sc che nessun migrante in arrivo all'Hot Spot sarebbe stato respinto. BUGIARDA!
Neanche pochi giorni fa la viceprefetto Trematerra aveva assicurato allo Slai cobas sc che nessun migrante in arrivo all'Hot Spot sarebbe stato respinto. BUGIARDA!
CHIUDERE L'HOT SPOT!
NESSUN RESPINGIMENTO!
ACCOGLIENZA E ASSISTENZA A TUTTI
I MIGRANTI!
ORGANIZZIAMO UNA MOBILITAZIONE
UNITARIA!
Slai Cobas per il sindacato di
classe- Taranto
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