29 aprile a Pisa: diritto di
sciopero negato
La assenza di democrazia nei luoghi di lavoro e il
silenzio mediatico hanno colpito ancora. I Cobas avevano indetto uno sciopero
generale per Pisa e provincia, dei settori pubblici e privati, in occasione
della visita del premier Renzi. La indizione di sciopero scaturiva dalla
richiesta di lavoratori e lavoratrici che da anni attendono il rinnovo dei
contratti nazionali , di quanti\e sono alle prese con i cambi di appalto che,
in tempi di jobs act, rappresentano una costante minaccia con l’applicazione
del contratto a tutele crescenti che dà ai padroni facoltà di licenziare
cavandosela con la elemosina di un piccolo indennizzo.
Lo sciopero generale di Pisa e provincia in
concomitanza con la visita di Renzi non potrà tenersi perché la Commissione di
garanzia è intervenuta contro i cobas per la revoca dello stesso. Qualora non
revocassimo lo sciopero non solo il sindacato ma anche i lavoratori e le
lavoratrici andrebbero in corso a sanzioni pecuniarie e a denunce per
interruzione di pubblico servizio.
Dal 1990, in Italia, la libertà di sciopero
è ridotta ai minimi termini grazie ad una legge, avallata da Cgil Cisl Uil ,
che ha introdotto non solo una lunga lista di servizi minimi da garantire
sempre e comunque ma con lunghi periodi nei quali è praticamente impedito lo
sciopero per la cui indizione è necessaria una lunga trafila burocratica
costruita ad arte per vanificarne l’efficacia. La commissione di garanzia
ricorda che per molti servizi non si sciopera tra il 25 aprile e il 2 maggio,
una pace sociale che stride con gli sfratti per morosità incolpevole che
colpiscono migliaia di persone, con i lavori da fame malpagati (i voucher
stanno sostituendo in molti settori i normali contratti), con una repressione
che colpisce chi nei luoghi di lavoro non si rassegna e si oppone alla perdita
di potere di acquista, alla soppressione delle libertà democratiche e
sindacali, alla ulteriore limitazione del diritto di sciopero che con la
soppressione del contratto nazionale rappresentano gli obiettivi del Governo
Renzi. Ai lavoratori e alle lavoratrici è di fatto impedito l’esercizio di
sciopero in questa città, si applicano codici e codicilli per trasmettere un
messaggio di impotenza e di rassegnazione, di supina accettazione delle
politiche del Governo di devastazione ambientale e sociale, di attacco alle
tutele collettive, di annientamento dei diritti universali come la sanità e
l’istruzione. La commissione di garanzia , longa mano del Governo, colpisce i
lavoratori e impedisce lo sciopero dei Cobas in gran parte dei settori ma cio’
non impedirà di esercitare il diritto di sciopero ove possibile e di scendere
in piazza contro la non gradita presenza del premier Renzi a Pisa. Invitiamo
lavoratori e lavoratrici che non potranno scioperare a prendere ferie e
permessi perché dopo la negazione del diritto di sciopero vogliono anche
imbavagliarci e noi non possiamo permetterlo. Contestiamo le politiche del
Governo, partecipiamo alle mobilitazioni che attraverseranno Pisa in occasione
della visita del premier Renzi.
Cobas Pisa
P.s.
Il testo della commissione di garanzia: http://www.cobaspisa.it/la-commissione-di-garanzia-impedisce-lesercizio-di-sciopero-contro-il-governo-e-la-presenza-di-renzi-a-pisa/
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