comunicato
stampa
basta abusi di potere nei magazzini della
logistica
oggi i lavoratori del magazzino Kamila (Italtrans/Agorà) di Brignano (Bergamo)
in appalto alle cooperative dei consorzi Cisa e Cls, hanno scioperato contro
gli allontanamenti arbitrari che queste cooperative adottano come forma di
ritorsione antisindacale, e per spingere i lavoratori a ritmi di lavoro
sempre più elevati a qualsiasi condizione.
Riuniti in assemblea all'esterno del magazzino, hanno deciso che questa
protesta, adattata giorno per giorno alla situazione, continuerà per far
terminare questa pratica illegittima e disumana. Alle flessibilità e
mobilità estreme per l'orario, i turni il posto di lavoro, che i lavoratori
subiscono nella piattaforme della logistica grazie alle cooperative, ora a
Brignano, si sono aggiunti gli allontanamenti 'disciplinari' un
provvedimento illegittimo, non previsto dal contratto nazionale, in contrasto
con lo stesso statuto dei lavoratori, usati per colpire i lavoratori
economicamente e moralmente, da alcune settimane.
In pratica, le società accusano genericamente i lavoratori di lavorare troppo poco e li allontanano immediatamente dal posto di lavoro.
In pratica, le società accusano genericamente i lavoratori di lavorare troppo poco e li allontanano immediatamente dal posto di lavoro.
dall'esposto inviato
alla DTL di bergamo:
È parere della scrivente
che siamo di fronte ad un abuso di potere, che viola anche quanto stabilito
dall'art. 7 della L. 300/70 in materia di contestazioni disciplinari, che
dispone, davanti ad una possibile infrazione del lavoratore, la contestazione
scritta dettagliata del fatto, la possibilità per il lavoratore di
giustificarsi, e solo a questo punto, l'eventuale sanzione. Mentre non prevede,
una sorta di legge fai da te, come si configura invece questo allontanamento
coatto dei lavoratori dal loro posto di lavoro. Altro effetto, altrettanto grave
di questi allontanamenti, è che vengono pianificati ed attuati per costringere
i lavoratori ad alzare a qualsiasi condizione la media dei colli movimentati
all'ora. Di fatto l'introduzione di una sorta di cottimo, 'se fai quello che
dico lavori e ti pago, altrimenti a casa''.
In queste piattaforme
logistiche, i lavoratori, solitamente chiamati facchini, caricano e scaricano
senza sosta i tir, movimentano e stivano su alte scaffalature le merci, con
carrelli e a mano. Un lavoro muscolare e frenetico che le società spingono
fino a ritmi impossibili, usando questi mezzi per piegare i lavoratori che
resistono. Li spingono a ritmi che consumano i lavoratori, e li espongono
a rischi quotidiani per la salute e la sicurezza.
per lo Slai Cobas sc
Sergio Caprini
3407226074
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