i lavoratori, studenti, proletari,
intellettuali che vogliono la video registrazione la possono chiedere a
slaicobasta@gmail.com
347-5301704
Una
nuova, inedita, interessante "lezione" si è svolta ieri alla
Biblioteca comunale di Taranto.
E' stato un incontro tra il professore di filosofia dell'Università di Napoli "Federico II", Giuseppe Di Marco, e operai dell'Ilva e dell'appalto, lavoratori cimiteriali, lavoratori della Pasquinelli, lavoratrici degli asili, delle pulizie nelle scuole, disoccupati, cittadini, insegnanti, ecc.
Il professore ha spiegato, attraverso uno dei testi più importanti di Engels, "capo" insieme a Marx del movimento operaio, "Dialettica della natura", le leggi che regolano i movimenti della natura come i movimenti nella società, e che spiegano il perchè di ciò che accade in una grande fabbrica come l'Ilva e in una città come Taranto; gli operai, soprattutto dell'Ilva, hanno spiegato al professore che cosa è la fabbrica, che succede nella grande industria, ecc.
Un incontro che alla fine è stato festeggiato con una torta, anche questa "nuova", portata da una lavoratrice, con sopra l'immagine di Marx. Un incontro che ha già un suo futuro...
Pubblicheremo nei prossimi giorni la video registrazione di questa importante "lezione".
Ora, riportiamo alcuni stralci tratti dal libro di Engels, dati ieri ai partecipanti nelle cartellette:
E' stato un incontro tra il professore di filosofia dell'Università di Napoli "Federico II", Giuseppe Di Marco, e operai dell'Ilva e dell'appalto, lavoratori cimiteriali, lavoratori della Pasquinelli, lavoratrici degli asili, delle pulizie nelle scuole, disoccupati, cittadini, insegnanti, ecc.
Il professore ha spiegato, attraverso uno dei testi più importanti di Engels, "capo" insieme a Marx del movimento operaio, "Dialettica della natura", le leggi che regolano i movimenti della natura come i movimenti nella società, e che spiegano il perchè di ciò che accade in una grande fabbrica come l'Ilva e in una città come Taranto; gli operai, soprattutto dell'Ilva, hanno spiegato al professore che cosa è la fabbrica, che succede nella grande industria, ecc.
Un incontro che alla fine è stato festeggiato con una torta, anche questa "nuova", portata da una lavoratrice, con sopra l'immagine di Marx. Un incontro che ha già un suo futuro...
Pubblicheremo nei prossimi giorni la video registrazione di questa importante "lezione".
Ora, riportiamo alcuni stralci tratti dal libro di Engels, dati ieri ai partecipanti nelle cartellette:
"...l'animale si limita a usufruire della natura esterna, e apporta ad essa modificazioni solo con la sua presenza; l'uomo la rende utilizzabile per i suoi scopi modificandola: la domina. Questa è l'ultima, essenziale differenza tra l'uomo e gli altri animali, ed è ancora una volta il lavoro che opera questa differenza...
...dopo
i poderosi progressi compiuti dalla scienza in questo secolo, siamo sempre più in
condizione di conoscere, e quindi di imparare a dominare anche gli effetti
naturali più remoti, perlomeno per quello che riguarda le nostre abituali
attività produttive. Ma quanto più ciò accade, tanto più gli uomini non solo
sentiranno, ma anche sapranno, di formare un'unità con la natura, e tanto più
insostenibile si farà il concetto, assurdo e innaturale, di una
contrapposizione tra spirito e materia, tra uomo e natura...
Ma
se è stato necessario il lavoro di millenni sol perchè noi imparassimo a
calcolare, in una certa misura, gli effetti naturali più remoti della nostra
attività rivolta alla produzione, la cosa si presentava come ancor più
difficile per quanto riguarda i più remoti effetti sociali di tale attività...
...Gli
uomini, che con il loro lavoro produssero la macchina a vapore, tra il
diciassettesimo e il diciottesimo secolo, non avevano affatto il presentimento
di costruire lo strumento che più di ogni altro era destinato a rivoluzionare
la situazione sociale di tutto il mondo, a procurare in particolare alla
borghesia, in un primo tempo, il predominio sociale e politico, attraverso la
concentrazione della ricchezza nelle mani della minoranza e la totale
espropriazione della stragrande maggioranza, per generare poi tra borghesia e
proletariato una lotta di classe, che può aver fine solo con l'abbattimento
della borghesia e l'abolizione di tutti i contrasti di classe. Ma anche in
questo campo noi riusciamo solo gradualmente ad acquistare una chiara visione
degli effetti sociali mediati, remoti, della nostra attività produttiva,
attraverso una lunga e spesso dura esperienza, e attraverso la raccolta e il
vaglio del materiale storico; e così ci è data la possibilità di dominare e
regolare anche questi effetti.
Ma per realizzare questa regolamentazione, occorre di più che non la sola conoscenza. Occorre un completo capovolgimento del modo di produzione da noi seguito fino ad oggi, e con esso di tutto il nostro ordinamento sociale nel suo complesso...
Ma per realizzare questa regolamentazione, occorre di più che non la sola conoscenza. Occorre un completo capovolgimento del modo di produzione da noi seguito fino ad oggi, e con esso di tutto il nostro ordinamento sociale nel suo complesso...
...I
singoli capitalisti, che dominano la produzione e lo scambio, possono
preoccuparsi solo degli effetti pratici più immediati della loro attività... l'unica
molla della produzione diventa il profitto..."
Nessun commento:
Posta un commento