venerdì 4 novembre 2016

3 novembre - UNA GIUSTA BATTAGLIA



Cobas all'attacco "Ex ACNA la più grande discarica di rifiuti tossici d'Europa, lavoratori malati e uccisi devono essere risarciti"
"I risarcimenti devono riguardare tutti coloro che sono stati danneggiati, ma in particolare chi lavorò nella fabbrica del cancro nei cent'anni di veleno, tra la fine dell'800 e il 1999".



Si riapre la questione Ex Acna, o meglio, non è mai stata chiusa e, se da un lato i comuni valbormidesi chiedono il risarcimento dei danni ambientali, dall'altro lato ci sono i lavoratori. Proprio al loro fianco si schierano i Cobas Valbormida chiedendo un risarcimento per tutti coloro che, lavorando in quegli ambienti hanno poi manifestato alcune gravi malattie.
Affermano i Cobas "Due elementi importanti si aggiungono alla grande battaglia contro l'ex ACNA di Cengio. La Commissione europea ha definito le aree Acna come la più grande discarica di rifiuti tossici d'Europa, ben 5 milioni di metri cubi. I Comuni della Valbormida,sia ligure che piemontese, richiedono formalmente il risarcimento del danno ambientale tramite uno studio legale di Cairo."
In questo quadro, però, i Cobas guardano con attenzione alle famiglie " C'è però un punto da chiarire: VANNO COINVOLTE NELLA CAUSA LE FAMIGLIE DEGLI EX OPERAI UCCISI DALL'ACNA per tumori alla vescica, mesotelioma pleurico o peritoneale da amianto, altri tipi di cancro."
Continuano "La causa ETERNIT di Casale deve estendersi alla Valbormida. I risarcimenti devono riguardare tutti coloro che sono stati danneggiati, ma in particolare chi lavorò nella fabbrica del cancro nei cent'anni di veleno, tra la fine dell'800 e il 1999". Concludono "Non solo, ma è bene indagare a fondo sulle malattie mortali in tutte le fabbriche chimiche della Valbormida, senza eccezioni "



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