Piacenza. Aggrediti tre
lavoratori egiziani
Bellavita
(USB), la misura è colma. Stop a ricatti e rappresaglie
Nella serata di ieri, mercoledì 9 novembre, tre
lavoratori egiziani, iscritti all’USB, sono stati aggrediti e malmenati nel
pieno centro di Piacenza. Questi lavoratori si erano
rivolti al sindacato per rivendicare il pagamento di retribuzioni non
corrisposte da una cooperativa del piacentino, dove avevano lavorato nel
recente passato. Ad aggredire i lavoratori sono state
almeno venti persone, capeggiate dall’ex datore di lavoro dei tre egiziani. Gli
aggrediti sono stati costretti a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso
dell'ospedale di Piacenza ed hanno poi denunciato l’accaduto alle forze di
polizia.
“Siamo davanti quindi all'ennesima aggressione contro
dei lavoratori da parte di imprenditori e preposti delle imprese”, dichiara
Sergio Bellavita, dell’USB Lavoro Privato. “L'uccisione di Adbel ElSalam
davanti ai cancelli della GLS non è stato un fatto isolato. È sempre più
pesante il clima di violenza e intimidazione che si riversa su chi,
giustamente, pretende il rispetto dei propri diritti”. “Come USB riteniamo che la misura sia colma da tempo –
conclude Bellavita – bisogna fermare i ricatti, i licenziamenti frutto di
rappresaglia contro il libero agire sindacale, la negazione dei bisogni e dei
diritti del lavoro”.
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