16 dicembre – in
occasione udienza Ilva - Tribunale di Taranto
caserma vigili del fuoco – Taranto 2 - ore 10 manifestazione
SENTENZA ETERNIT – LO STATO DICE CHE I PADRONI CHE UCCIDONO
POSSONO CONTINUARE A FARLO
POSSONO CONTINUARE A FARLO
IMPEDIAMO CHE IL PROCESSO RIVA FACCIA LA STESSA FINE
La sentenza Eternit mostra senza ombra di dubbio che lo Stato borghese
prima o poi assolve i suoi padroni assassini. Nelle Corti d'appello, in
Cassazione si consuma il più grave dei crimini: quello di rendere legale,
legittimi e impuniti le morti sul lavoro, da lavoro, da disastro ambientale per
il profitto dei padroni.
La sentenza Eternit dice che il reato di disastro ambientale “non è
perseguibile”; così come alla fine con la stessa logica non sono perseguibili
le stragi, gli assassini sul lavoro ecc..
I governi dei padroni, oggi Renzi, con pacchetti di legge rimuovono via via
anche l'obbligo dell'osservanza delle norme di sicurezza.
La Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e
territorio, ha sempre cercato di essere avanguardia e sostegno di tutti coloro
che hanno richiesto giustizia, risarcimenti,nei processi ma ha sempre detto,
fin dal primo giorno in cui è nata, che lo Stato del capitale, i suoi Tribunali
e i suoi giudici - anche quelli più impegnati e volenterosi - non erano in
grado di dare giustizia e che quindi i Tribunali non potevano essere teatro di
semplice contesa legale, ma occasione di denuncia e scontro, uno dei terreni,
non il principale della lotta di classe; perchè solo una rivoluzione
politica e di massa poteva e può mettere fine ad un sistema che mette il
profitto al primo posto ai danni della vita degli operai, delle popolazioni nei
territori.
Questa battaglia alla luce di questo processo va ripresa esplicitamente
dalla fine e per questo fine
Lavorare perchè anche i tribunali siano terreno di scontro tra masse e
Stato, lavorare perchè ogni processo diventi un processo popolare, lavorare
perchè ogni occasione come questa dell'Eternit serva il lavoro per la
rivoluzione.
Il processo Eternit quindi è e deve essere uno spartiacque. Alle forze che
hanno guardato alla Rete facciamo appello ad entrare in questa nuova logica,
affinchè si costruisca insieme questa nuova fase della battaglia.
Per condurre adeguatamente questa battaglia occorre anche scegliere il
terreno su cui questo costituisca un fatto reale e un nuovo segnale. E'
evidente a tutti che il processo a Padron Riva e complici a Taranto è una
sorta di “madre” di tutti i processi di questo genere e che la sentenza Eternit
è un'indicazione che lo Stato dei padroni, attraverso la Cassazione, vuole dare
a tutti i processi di questo genere e al processo Ilva in particolare.
Come quindi affrontiamo questo processo, che non è certo una questione che
si limita a Taranto?
Serve la mobilitazione nazionale intorno a questo processo. Ma questa mobilitazione
non può essere come quella che già c'è stata, pur ampia, per l'Eternit, né nei
metodi né nei contenuti.
Serve una riunione nazionale a taranto nelle prossime settimane e tocca a
noi che la Rete l'abbiamo proposta, animata in questi anni convocarla.
Rete nazionale per la
sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio
sede di Taranto c/o slai cobas per il sindacato di classe – via rintone 22 bastamortesullavoro@gmail.com 347-1102638
sede di Taranto c/o slai cobas per il sindacato di classe – via rintone 22 bastamortesullavoro@gmail.com 347-1102638
Slai cobas
per il sindacato di classe Taranto
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