La
"continuità lavorativa, dopo il 31 marzo, in realtà riguarda per ora solo
il mese necessario perchè il Commissario liquidatore de L'Ancora faccia le
comunicazioni di licenziamento con i preavvisi previsti dalle normative
contrattuali.
Sono in
corso delle "garette" per far poi transitare i lavoratori in altre
ditte a cui vanno affidati i servizi, ma da un lato alcune di queste gare sono
ancora sulla carta, dall'altro la gara dell'Amat vuole portare i lavoratori da
5 a 2 ore di lavoro al giorno - una vera mazzata per il salario e la vita dei
lavoratori e delle loro famiglie - mentre la gara per la Pasquinelli-Amiu
coprirebbe al massimo i mesi attuali, prima del fermo impianto per i lavori di
automazione, e nessuno, nè Comune, nè Amiu dice che succederà dopo per i 23
lavoratori. Quindi, non c'è garanzia che tra un mese i lavoratori non avranno
ancora certezza di lavoro stabile e senza peggioramento delle attuali
condizioni.
Ma ciò che è anche inaccettabile è che questo "accordo pasticciato" accettato da tutti gli altri sindacati (Fiadel, Uil, Ugl, e anche cobas confederazione), è stato fatto passare tra i lavoratori con una sorta di aut-aut che somiglia tanto ad un ricatto: per avere questo mese e continuità lavorativa i lavoratori infatti hanno dovuto rinunciare a ferie e permessi maturati da fine dicembre 2016 (praticamente giorni regalati a L'Ancora in liquidazione), e per avere il saldo dei mesi di febbraio, marzo, aprile (perchè allo stato dei soldi del Comune la commissaria pagherebbe solo il 77% come ha fatto con lo stipendio di febbraio), ad prile per alcuni giorni a turno (soprattutto i lavoratori di Pasquinelli e Amat - dove si dice che vi sarebbero "esuberi", ma quali!?...) verranno spostati per fare le loro ore di lavoro in altri servizi "aggiuntivi). Ma i lavoratori hanno già fatto il lavoro al 100% nei mesi di febbraio e marzo, ricevendo invece solo il 77% di stipendio. Perchè ora, devono essere spostati in altri servizi per giustificare il pagamento del restante 23%?
Per tutti
questi motivi lo Slai Cobas e i lavoratori Slai Cobas si sono opposti ad
accettare questo "accordo".
Sui lavoratori che hanno sempre lottato e anche proposto soluzioni per difendere occupazione, diritti e servizi per la città, non si possono scaricare i guasti e le responsabilità del Comune e delle partecipate; né si devono dare elemosine e soluzioni pasticciate e sempre a rischio... E poi, dovrebbero pure ringraziare ed essere contenti...!
Sui lavoratori che hanno sempre lottato e anche proposto soluzioni per difendere occupazione, diritti e servizi per la città, non si possono scaricare i guasti e le responsabilità del Comune e delle partecipate; né si devono dare elemosine e soluzioni pasticciate e sempre a rischio... E poi, dovrebbero pure ringraziare ed essere contenti...!
NO! E nei
prossimi giorni questi lavoratori riprenderanno le iniziative di mobilitazione.
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