Leini, si impicca in fabbrica: “Non ce la faccio più,
troppo lavoro”
L’uomo, di
51 anni, era diventato responsabile di magazzino nell’azienda
Pubblicato il 31/03/2017
Ultima modifica il 31/03/2017 alle ore 14:55
gianni
giacomino
leinI
L’hanno trovato i suoi compagni di lavoro. Il corpo di
C.Q., 51 anni, pendeva nel vuoto da uno dei pilastri della Rosati di Leini, la
fabbrica che si occupa di sistemi di ventilazione e per cui l’uomo lavorava da
una decina di anni. «Ad andare avanti così non ce la faccio più», pare si sia
sfogato l’uomo qualche giorno fa con alcuni colleghi, tra cui la moglie.
All’origine di questo gesto definitivo, ci sarebbe proprio il peso del lavoro.
Il cinquantunenne da poco era diventato responsabile dell’organizzazione
del magazzino. Un incarico che, forse, per lui era troppo gravoso. Anche perché
da quando la ditta era stata acquisita da un gruppo tedesco i metodi e le
tempistiche di lavoro erano cambiate. L’azienda conta una quarantina di
dipendenti. Alla Rosati sono arrivati i carabinieri di Leini e il nucleo
operativo di Venaria. Hanno effettuato il primo sopralluogo e raccolte le
testimonianze.
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